Foibe. Comune di Sanza-Presidenza A.N.C.R.: domani 10 febbraio 2023 “il Giorno del ricordo” riconosciuto dalla Repubblica Italiana
Provincia Prefettura di Salerno – Cav. Attilio De Lisa – ASL Salerno – diocesi di Teggiano-Policastro – Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro Vallo della Lucania.
Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Al Giorno del ricordo è associato il rilascio di una medaglia commemorativa destinata ai parenti delle persone soppresse e infoibate in Istria, a Fiume, in Dalmazia o nelle province dell’attuale confine orientale tra l’8 settembre 1943, data dell’annuncio dell’entrata in vigore dell’armistizio di Cassibile, e il 10 febbraio 1947, giorno della firma dei trattati di pace di Parigi. Sono esclusi dal riconoscimento coloro che sono stati uccisi mentre facevano volontariamente parte di formazioni non a servizio dell’Italia.
La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell’Italia.
Il Giorno del ricordo viene celebrato – a partire dal 2005 – dalle massime autorità politiche italiane con una cerimonia solenne.
Tale cerimonia si è spesso svolta nel palazzo del Quirinale, al cospetto dei Presidenti della Repubblica succedutisi negli anni, i quali, oltre a conferire le onorificenze alla memoria ai parenti delle vittime hanno pronunciato, in molti casi, emozionanti discorsi (Presidenza Carlo Azeglio Ciampi 2005-2006 il primo anno in cui si celebrò il Giorno del ricordo fu il 2005,Presidenza Giorgio Napolitano 2007-2014, Presidenza Sergio Mattarella 2015-presente).
E’ doveroso – dichiara Attilio De Lisa Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana e Presidente della sezione Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Sanza Federazione di Salerno – tenere alta l’attenzione su quello che è stato e ricordare i fatti facendoli conoscere alle giovani generazioni. La memoria sia l’antidoto più efficace contro il ripetersi di certi errori, soprattutto in momenti storici cosi drammatici come quello che stiamo vivendo. Fra pochi giorni, il 24 febbraio 2023, sarà passato un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, una guerra assurda che ad oggi conta circa 7000 vittime.
Come già ribadito il 10 febbraio è stata dichiarata dal Governo italiano-Presidenza del Consiglio dei Ministri (legge n. 92/2004) Giornata del Ricordo “in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano – dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati”. Ricordiamo che le foibe sono voragini rocciose dell’altopiano del Carso, e che furono usate alla fine della seconda guerra mondiale per “infoibare” (spingere nella foiba) migliaia di istriani e triestini, italiani ma anche slavi, antifascisti e fascisti, colpevoli di opporsi all’espansionismo comunista slavo propugnato dal Maresciallo Tito. Sono state registrate più di 1700 foibe. Non è chiaramente quantificabile il numero delle vittime perchè è risultato impossibile esaminare tutte le foibe che si sa essere state utilizzate, ma le stime parlano di più di 10.000 persone uccise, gettate spesso ancora vive nelle cavità rocciose.
Infine la stima alla Politica Italiana, alla Giustizia e alle Forze Armate oltre la vicinanza alla Chiesa Cattolica Mondiale.