“Fottuto dallo Stato, mollo tutto e giro l’Italia in bici”, la protesta di Sasà fa tappa a Positano ed Amalfi

25 febbraio 2023 | 18:46
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“Fottuto dallo Stato, mollo tutto e giro l’Italia in bici”, la protesta di Sasà fa tappa a Positano ed Amalfi

Sasà Gigante ha chiuso il proprio ristorante in Val di Susa e ha cominciato a girare l’Italia in bicicletta in una singolare forma di protesta, oggi è arrivato a Positano dopo essere passato per Pompei e Sorrento, stasera è arrivato ad Amalfi.

Dopo le restrizioni e gli obblighi del periodo covid, sono arrivati i rincari, mi è sembrato di lavorare solo per pagare tasse e bollette, senza riuscire a tenere nulla per me” ha riferito a Positanonews.

Ha fatto tappa in Costiera Amalfitana la protesta di Sasà Gigante, 60enne che a inizio ottobre 2022 ha deciso di chiudere il proprio ristorante ‘Il gigante e la gallina’ di Salbentrand in Val di Susa per girare l’Italia in bicicletta. “Mi riprendo la mia libertà” si legge sul davanti della sua maglia e “fottuto dallo Stato” sul retro.

Una presa di coscienza che matura nel periodo del covid con le prime difficoltà economiche, situazione peggiorata ulteriormente con la guerra in Ucraina, una bella fatica anche dal punto di vista fisico.

Sono uno sportivo, ma non un ciclista – ha dichiarato a Genova Today – ma so a cosa vado incontro. In questi primi giorni me la sono cavata nonostante un po’ di dolori stando tante ore in sella. Tante persone condividono le mia battaglie e le mie idee, mi fermano per strada, mi fotografano e mi chiedono informazioni dopo aver letto le frasi stampate sulla maglietta, qualcuno mi ha offerto qualcosa da mangiare e mi fermo volentieri a raccontare la mia storia e a parlare con negozianti e ristoratori in giro per le città, tantissimi devono fronteggiare questa crisi e fanno fatica ad andare avanti, non tutti hanno il coraggio di ribellarsi e protestare, io provo a farlo perché non voglio più pagare nulla a questo Stato, ho due figli e vorrei lasciare loro un mondo migliore. Bisogna dire basta e cambiare le cose, siamo in tanti a pensarla in questo modo“.