Housing Sociale a Sant’Agnello, il freddo, le incertezze, 50 testimoni e la possibile prescrizione

Housing Sociale a Sant’Agnello, il freddo, le incertezze, 50 testimoni e la possibile prescrizione . Facciamo intanto un chiarimento, qualcuno , ma solo qualcuno che è evidentemente un ignorante in termici di leggi, avrebbe detto che noi di Positanonews avremmo esonerato di responsabilità gli amministratori e il costruttore con i nostri ultimi articoli. Non è per niente vero. Abbiamo fatto una valutazione sulle possibilità di un esito eventualmente prescrittorio , come è già successo proprio di recente nel caso di Meta nel processo a Peppe Tito, o in altre vicende che riguardano Sorrento e la Penisola Sorrentina .
In parole povere se è vero che gli orientamenti della Cassazione propendono per l’irregolarità e illegalità dell’opera ( diciamo a chi ci accusa di non capirlo che siamo in buona compagnia visto che prima lo hanno fatto completare e poi se ne sono accorti tutti, bravi, ma noi lo abbiamo scritto prima che finissero, quindi di che parliamo, ndr ) , ma è anche vero che se non vi è una sentenza di condanna con la dichiarazione della confisca l’opera rimane. Forse non è chiaro, ad annullare l’atto amministrativo ci doveva essere il Tar Campania di Napoli, al quale nessuno ha fatto ricorso, come è avvenuto a Sorrento, per esempio. A questo punto l’atto amministrativo è valido a meno che non vi sia una sentenza del giudice penale che la disapplica.
Ovviamente tutto può succedere, ma la possibilità che si sia la prescrizione è concreta e anche legittima, visto che è uno strumento che prevede la legge. Discorso diverso è la responsabilità , è ovvio che vi sia civile, amministrativa, penale, in caso di condanna, e rimane morale e politica se si poteva in qualche modo evitare tutto questo. Personalmente ritengo che l’opera si debba salvare, in caso di condanna farla arrivare in mano pubblica, ma non abbatterla. Riteniamo che sia un peccato di fronte alla carenza di spazi abitativi abbattere una struttura che si trova comunque in un connurbato, era meglio fermarla prima come si è fatto a Sorrento, ma nessuno ha fatto ricorso al Tar.
Poi se ci sono persone che preferiscono i soloni che danno sentenze prima che sia il giudice ad emetterle, noi non siamo fra questi.
Sulla problematica freddo e riscaldamento, ci hanno riferito che ci sono persone senza riscaldamento, ma abbiamo chiesto all’ingegner Antonio Elefante il costruttore che ci ha riferito che ci sono dei lavori.
Siamo vicini a tutti coloro che sono in difficoltà, sia chi sta dentro, sia chi sta fuori, ai diritti delle persone, ai diritti del costruttore, ogni parte ha le sue motivazioni, e vanno considerate tutte, un giornale è vicino ai più deboli ma le cose vanno viste con equilibrio , quando si entra nelle vicende private , mentre su quelle pubbliche attendiamo la sentenza del giudice o l’andamento del processo.
Al momento la notizia è che in complesso vi sono circa una cinquantina di testimoni da ascoltare. E questo propende per la nostra tesi che si potrebbe arrivare alla prescrizione che, ripetiamo, non è una iattura, ma semplicemente una legge dello Stato. Noi non facciamo parte di quella platea che dice che sicuramente c’è la condanna come fanno altri , siamo ancora vecchi giornalisti che cercano di far parlare i fatti e lasciano aperte tutte le ipotesi perchè la certezza è solo di Dio
L’ultima novità è la sentenza sulla lottizzazione negoziata, questa potrebbe significare l’impossibilità di fare un atto di vendita a questo punto scatterebbero le responsabilità per risarcire i danni, dovrebbe subentrare il Comune, ma entriamo in vicende complesse dal punto di vista amministrativo e civilistico.
Tutte le ipotesi sono aperte, sia negative che positive, ricordiamo che il nostro non è un sistema anglosassone dove le sentenze precedenti fanno legge.