Il WWF Terre del Tirreno per un Carnevale eco sostenibile a basso impatto ambientale
Il lancio dei coriandoli è il gesto simbolo del Carnevale, un rito antico che nasce probabilmente nell’antica Grecia dove all’atleta vittorioso gli spettatori lanciavano petali e rametti fioriti, nel Rinascimento poi vennero usati i semi di coriandolo “Coriandrum sativa” da qui il nome che oggi diamo ai pezzetti di carta colorata che i nostri bambini lanciano a piene mani durante il Martedì Grasso. Solo nel 1875 un imprenditore lombardo pare avesse cominciato a sponsorizzare l’uso dei dischetti colorati di carta, scarto di quelli adoperati per l’allevamento del baco da seta, e non è detto che un giorno qualche ricercatore storico locale non riesca ad attribuire la nascita di quest’idea in penisola sorrentina, visto l’atavica tradizione esistente anche da noi legata a tale allevamento. Quello che però questo breve escursus storico vuole suggerire, alla luce della nuova coscienza green che dovremmo avere, è che indubbio che gli attuali coriandoli di carta inquinano e sporcano le nostre strade e i nostri marciapiedi, perché dunque non tornare all’antico? Molte aziende oggi suggeriscono l’uso di coriandoli realizzati con carta velina idrosolubile o meglio carta di riso, altre che servono normalmente i wedding planner consigliano ai novelli sposi petali essiccati se non semi, in sostituzione di confetti e chicchi di riso. Il WWF Terre del Tirreno va oltre e prendendo spunto dal botanico fiorentino Giovanvettorio Soderini che per primo rubricò l’uso del seme di “Coriandrum sativa” nei suoi testi di botanica, suggerisce di far festeggiare il Carnevale alle giovani generazioni in parchi pubblici o spazi green dove ai bambini verrà insegnato a lanciare semi e non più i coriandoli di carta, in tale maniera quest’antico gesto augurale tornerà ad essere ciò che i nostri padriellenici chiamavano “phyllobolia” , lancio augurale di vegetali, gesto che rispetta, rivitalizza l’ambiente e non lo inquina.
A cura di Luigi De Rosa
Tractatus de phyllobolia seu florum et ramorum sparsione in sacris et civilibus rebus utilissima. Frankfurt a. M., G. H. Öhrling 1698.
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