In tre mesi e tre fasi la messa in sicurezza del Monte Epomeo e poi il riutilizzo dei materiali per la colmata del porto e il rifacimento della SS270
Tra venerdi e lunedi la nuova ordinanza che ingloba il complesso piano di recupero e riutilizzo anche agli usi locali dei materiali derivanti. Ieri al Gradone la presentazione del cantiere per i lavori di sganciamento dei massi in bilico sul monte Epomeo e l’intervento all’alveo Cava Fontana.
Ida Trofa|10 massi una decina di metri cubi giacciono ancora lungo il versante in attesa di essere disgaggiati, altrettanti, intorno ai 2 metri cubi sono già stati disgaggiati ieri al taglio del nastro del cantiere SMA al Celario a Casamicciola Terme. Un cantiere che in tre fasi e tre mesi si pone “l’ambizioso e complesso” obbiettivo di rimuovere il rischio residuo e poi mettere in sicurezza il versante del Monte Epomeo interessato dalla frana del 26 novembre scorso. I materiali nell’ottica del riuso serviranno per il riuso locale e dei locali e, soprattutto per la colmata del porto cittadino, per la messa in sicurezza della EX SS270 dove, anche qui, è i via di predisposizione il progetto di messa in sicurezza definitivo del versante. Sono queste le anticipazioni rese dal Commissario Legnini sulla prossima ordinanza in bozza al varo tra venerdi e lunedi prossimi. Poi via al Riuso dei materiali, massi tufacei e legna, per gli usi agricoli è. Di messa in sicurezza in favore delle popolazioni locali. Su una ferita di terra e massi ancora ghiacciati si sono arrampicati i rocciatori della Gheller .Un intervento improbo presso pareti “Instabili anche in condizioni meteo avverse di media intensità” spiegano gli esperti rocciatori ad un commissario Simonette Calcaterra evidentemente colpito è preso dalla situazione.Alla presentazione del cantiere, nel piazzale Rarone, in località Celario, erano presenti il Commissario delegato per l’Emergenza, Giovanni Legnini, la Commissaria prefettizia del Comune di Casamicciola, Simonetta Calcaterra, il Rup e la Direttrice dei lavori di Sma Campania, rispettivamente Francesco Pirozzi e Maria Laura Stefanizzi e i tecnici e i rocciatori della Gheller.Come spiegano gli organi istituazionali intervenuto, è stata avviata oggi l’attività di intervento sui massi in bilico e la conseguente messa in sicurezza del versante di Casamicciola del Monte Epomeo a Ischia, il più colpito. Tutti i lavori saranno eseguiti da rocciatori, personale fortemente specializzato che, da oggi, saranno impegnati nei primi interventi di messa in sicurezza del versante a monte del Celario. In particolare, dopo aver individuato le vie di accesso a monte della frana, si interverrà per il disgaggio dei massi in equilibrio precario e per il successivo trasporto in aree sicure.Poi, si procederà con la riprofilatura delle sponde di alveo e la frantumazione di blocchi tufacei di grosse dimensioni al fine del loro miglior trasporto e riutilizzo.“Si tratta di un programma ambizioso e complesso che sarà sostanzialmente, suddiviso in tre fasi. La primissima, cominciata oggi, dovrebbe durare una trentina di giorni. Nel frattempo la Sma ha già fatto partire la procedura di gara, che dovrebbe concludersi in due settimane, per la seconda fase, che riguarderà sempre gli interventi più urgenti sul Monte Epomeo . Infine, ci sarà una terza fase, relativa alla messa in sicurezza del complesso sistema idrografico di monte, per la quale sarà necessaria la redazione di uno studio di fattibilità tecnico-economico, perchè le tecniche da utilizzare possono essere più di una”. Ha spiegato il commissario Legnini risponde o alle domande “Questa terza fase rientra fra quel gruppo di progetti fra i quali ci sono anche le importanti attività per il ripristino della funzionalità degli alvei – ha ancora evidenziato il Commissario delegato per l’emergenza, Giovanni Legnini prima di spostarsi con tutta la delegazione nell’alveo Cava Fontana dove la SMA sta effettuando movimentazione terra e raccolta detriti e rifiuti ai piedi del maxi cedimento di “Villa Paradiso”, simbolo della precarietà che oggi sta vivendo un intero territorio – Sono già diversi i cantieri avviati e altri apriranno nelle prossime settimane. Sempre oggi è stata avviata l’attività di rimozione dei detriti dall’alveo Fontana e a monte di via Ombrasco. Abbiamo davanti un periodo di intensa attività e dobbiamo tutti lavorare per mettere in sicurezza l’isola e dare certezze ai cittadini”.Nei prossimi giorni, ha annunciato inoltre il Commissario Legnini, sarà varata un’ordinanza che prevederà la cessione gratuita ai proprietari degli immobili del Comune di Casamicciola, dando priorità a chi è residente, dei massi, delle pietre e dei tronchi per le finalità di messa in sicurezza e anche per quelle energetiche. Nel provvedimento ci sarà anche un capitolo dedicato alla redazione del progetto definitivo della Ss 270 e l’avvio della procedura di fattibilità per la realizzazione del waterfront del porto di Casamicciola riutilizzando i materiali della frana del 26 novembre.La Sma, società in house della Regione Campania, fa sapere che da ieri sono intervenute anche squadre con le ruspe per liberare l’area da detriti naturali e antropici degli alvei e delle cave. La Sma con il geometra Liguori – spiega – sarà per lungo tempo, fino al ripristino totale dell’area interessata, il braccio operativo di tutta una serie di attività importanti per l’isola. Nel disgaggio dei massi instabili, ci siamo resi conto un po’ della situazionale e l’attività proseguirà ancora. Continueremo a disgaggiati i massi che stanno in imminente pericolo, almeno lo poggiamo a terra, dopo di che bisogna proseguire con le operazioni successive e quant’altro. I massi erano intorno ai 2 metri cubi, nella parte più alta verticale e ricavati dalla attività a monte. I massi disgaggiati rotolano e si fermano nel vallone. Poi sarà stabilita. In questa fase verrà tolto l’imminente stato di pericolo e sistemarli in sicurezza . La zona è tutta ghiacciata- fa eco a Liguori il vice commissario Gianluca Loffredo giunto in sito con tutto il suo neonominato staff e nuovi potenziali adepti- e anche per salire c’è un bel tratto di strada piedi, perché l’elicottero non era disponibile. In questa settimana si spera settiamana prossima dovremmo fare anche qualche volo con l’elicottero per portare gli operai su .Certamente questa una prima fase poi bisogna appurare quelli che bisogna mettere in sicurezza e a secondo dell’intervento capire se bisogna chiodarlo, anziché mettere delle reti, reti e funi per fare dei rafforzamenti corticali.
Gli step di Legnini
Prima fase : tutto ciò che è necessario fare per il rischio residuo; seconda Fase in via di affidamento (15 giorni) per affidare la seconda fase, la più onerosa da un punto di vista finanziario, perché SMA ha ritenuto di limitare alla parte pericolante questo primo intervento. Terza fase messa in sicurezza.Augurio è che la prima fase duri una trentina di giorni, la seconda fase venti giorni per affidamento che conterrà anche il termine e la terza fase sarà approvata a marzo, previa approvazione del progetto . “Non voglio lanciarmi in previsioni ottimistiche ma a partire dai oggi e nell’arco nei due tre mesi questo intervento potrà essere completato , salvo le operazioni più complicate che può far si che ci sia il prorogarsi di un altro mese” ha concluso Legnini che parla di stesure è ordinate condivise con la dottoressa Calcaterra.