“Nessun rischio fascismo”. Così Valditara corregge la preside del “Da Vinci”
Insorgono la Sinistra ed i Sindacati. Solidarietà da Lupi di Noi moderati e di Lucio Malan presidente di FdI al Senato
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito italiano, Giuseppe Valditara, in risposta alla lettera della preside del liceo scientifico “Leonardo Da Vinci” di Firenze, Annalisa Savino, riguardante un pestaggio avvenuto al liceo classico “Michelangiolo” ad opera di un gruppo di giovani di estrema destra.
Il Ministro ha criticato la lettera della preside, definendola strumentale e politicizzata, e ha minacciato l’adozione di misure se l’atteggiamento dovesse persistere. «Pensare che ci sia un rischio fascista è ridicolo». Questo quanto dichiarato, commento che ha suscitato la reazione di molti, tra cui il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, che ha lanciato l’hastag #GraziePresideSavino, la capogruppo dem alla Camera, Debora Seracchiani, che chiede che il Ministro riferisca in Parlamento, il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, e il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha condannato lo striscione affisso dal Blocco studentesco, formazione neofascista.
Alcuni sindacati e associazioni hanno criticato la risposta del Ministro, affermando che avrebbe dovuto condannare immediatamente e senza riserve l’aggressione agli studenti e sostenere i dirigenti scolastici nell’esercizio delle loro funzioni educative, anziché minacciare di prenderli di mira. Altri, come il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, e il presidente del gruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan, hanno invece espresso solidarietà al Ministro, criticando chi vuole strumentalizzare la scuola come terreno di scontro ideologico.
La dichiarazione del segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, critica il Ministro Valditara per la sua mancata risposta immediata al gravissimo pestaggio subito da alcuni studenti di Firenze da parte di esponenti di Azione Studentesca, e per il successivo intervento del Ministro che sembrerebbe essere stato finalizzato a intimidire la preside del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci, che aveva condannato l’accaduto e messo in guardia dal diffondersi di idee e comportamenti fascisti.
Inoltre, Landini critica la linea politica nazionalista del Governo, invitando il Ministro a rispettare la libertà di pensiero e di insegnamento degli operatori dell’istruzione pubblica, sottolineando che questi valori sono fondanti della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza e devono essere non solo difesi, ma anche insegnati.
In sintesi, la dichiarazione del segretario generale della CGIL sostiene la preside del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci e critica il Ministro per il suo comportamento nei confronti della stessa, invitando a difendere la libertà di pensiero e di insegnamento nell’ambito dell’istruzione pubblica.