New York alle prese con gli alligatori, causa cambiamenti climatici e malcostume
New York – A causa dei cambiamenti climatici l’inverno nella Grande Mela è decisamente meno rigido rispetto a quanto ci si aspetterebbe di questi tempi, una delle conseguenze che è oramai sotto gli occhi di tutti e speriamo non tra i denti, è la presenza sempre più numerosa di alligatori nei laghetti cittadini. Così da alcune settimane sono diventate decine le segnalazioni di cittadini alle prese con grossi e pericolosi rettili ritrovati nei pressi di laghetti urbani. La più eclatante riguarda un alligatore catturato nel laghetto del Prospect Park a Brooklin; l’animale, lungo un metro e venti, si stava crogiolando placidamente al tiepido sole ma per runners e soprattutto bambini rappresentava un ospite molto poco gradito. Il rettile è stato poi affidato alle cure degli addetti dello zoo del Bronx e ribattezzato Godzilla. Secondo gli erpetologi americani molto probabilmente Godzilla è stato liberato nel laghetto da cucciolo, non sono infatti rari i casi di animali esotici che i newyorkesi custodiscono tra le mura domestiche per poi liberarsene quando l’ospite nell’appartamento diventa troppo ingombrante, oltre a Godzilla, infatti, sulle prime pagine dei quotidiani cittadini è finita anche una tigre Ming ritrovata in uno scantinato ad Harlem. A onor del vero dunque il ritrovamento di rettili a New York non è un caso raro, le cronache parlano almeno di un secolo di avvistamenti e ritrovamenti quello più famoso, tra il serio e il faceto, è rubricato alla voce “Il super coccodrillo di New York” e racconta di un enorme coccodrillo ritrovato sotto la neve da un gruppo di ragazzi, poi ucciso dagli stessi quando si resero conto che nonostante il freddo era ancora vivo e…vispo.
a cura di Luigi De Rosa