Oggi l’attore e regista Massimo Troisi avrebbe compiuto 70 anni, il suo ricordo resta indelebile

19 febbraio 2023 | 17:50
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Oggi l’attore e regista Massimo Troisi avrebbe compiuto 70 anni, il suo ricordo resta indelebile

Oggi Massimo Troisi avrebbe compiuto 70 anni. Un artista indimenticabile del cinema italiano, dall’ironia sottile e profonda, dallo sguardo dolce e sognatore.
Era nato il 19 febbraio 1953 a San Giorgio a Cremano ed il 4 giugno 1994, a soli 41 anni, la sua vita si concluse ad Ostia (Roma) per un problema cardiaco che lo aveva accompagnato per tutta la vita.
Aveva concluso da poche ore le riprese del suo ultimo film (il “Postino”) e si trovava a casa della sorella Annamaria quando un attacco cardiaco, conseguente all’ennesimo episodio di febbre reumatica, lo stroncò.
Il paradosso è che quella notte non ha fissato soltanto la data di una tragedia umana, ma lo ha reso immortale nella sua eterna giovinezza. Non possiamo pensare oggi a Massimo come a un quieto settantenne, perché la sua arte, la sua mimica, la sua umanità restano cristallizzate in uno slancio vitale che è solo dei bambini e dei poeti.
Massimo era l’ultimo di sei figli, legatissimo al padre ferroviere. Da ragazzino si ammalò al cuore ma non amava parlare dei suoi problemi di salute e solo in pochi ne erano a conoscenza.
Il suo debutto in teatro quando aveva appena 15 anni nel palco parrocchiale con Lello Arena e altri amici per sostituire un attore che non si era presentato. Studiava da geometra, ma la passione per la poesia e la recitazione lo contagiò come un fulmine.
Insieme agli amici del gruppo teatrale “RH-Negativo” (poi ribattezzato “I Saraceni”) Lello Arena ed Enzo Decaro cominciò ad avere i primi veri successi nonostante la parentesi di un viaggio a Houston per sostituire la valvola mitrale. Dopo un po’ di tempo il gruppo cambiò il nome in “La smorfia” e nel 1977 il debutto in televisione.
Nel 1981 il gruppo si sciolse e Massimo proseguì la sua carriera nel cinema grazie al produttore Mauro Berardi e nel giro di un anno realizzò il suo primo film, “Ricomincio da tre”, che riscosse subito un enorme successo e gli valse due David di Donatello, tre Nastri d’argento e due Globi d’oro della stampa estera.
Nel 1983 passò dietro la macchina da presa esordendo con “Scusate il ritardo”.
Fino ad arrivare a “Il postino”, il suo ultimo film, quello con il quale si è congedato per sempre dal suo pubblico. Troisi sapeva di stare ormai molto male e che doveva sottoporsi ad un nuovo intervento al cuore, ma deciso di rimandarlo per poter girare il film fino all’ultimo respiro e per molte scene più impegnative (quelle in bicicletta) fu necessaria una controfigura perché il suo cuore non ce la faceva a reggere la fatica.
Quel film bellissimo rappresenta il suo testamento, l’intensità delle scene ed il suo volto scavato dalla sofferenza sono l’ultima immagine che ci resta di un grandissimo attore e di un grandissimo uomo che resterà per sempre nel cuore di tutti.