PRESSO L’ISTITUTO “TELESE” DI ISCHIA RICORDATO VINCENZO D’ANNA, L’IMPRENDITORE NAPOLETANO UCCISO TRENT’ANNI FA DALLA CAMORRA

15 febbraio 2023 | 11:14
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PRESSO L’ISTITUTO “TELESE” DI ISCHIA RICORDATO VINCENZO D’ANNA, L’IMPRENDITORE NAPOLETANO UCCISO TRENT’ANNI FA DALLA CAMORRA

A trent’anni dall’omicidio di Vincenzo D’Anna avvenuto a Secondigliano nel febbraio del 1993, l’Associazione Libera ha tenuto, presso l’Istituto Professionale di Stato “Vincenzo Telese” di Ischia, un incontro per ricordare l’imprenditore edile ucciso per non essersi piegato al racket della camorra. “Senz’e te: l’accompagnamento dei familiari delle vittime innocenti delle mafie // 1993-2023: Trent’anni senza Vincenzo D’Anna”, questo il titolo dell’importante iniziativa durante la quale è stata scoperta anche una targa in sua memoria e a cui, tra gli altri, hanno partecipato Fra Fedele Mattera, Antonio D’Amore, Emilio D’Anna e Luciana Di Mauro Montanino. Emilio D’Anna, figlio di Vincenzo, oltre al drammatico omicidio, ha raccontato dei ricordi belli che conserva del padre. “Ho bei ricordi di mio padre – ha dichiarato Emilio D’Anna, figlio di Vincenzo – di quando la mattina si alzava, si preparava e cantava le canzoni napoletane nel mentre si faceva la barba. Questi sono i ricordi belli che ho di mio padre e che non posso dimenticare. Poi l’evento drammatico mi ha segnato per tutta la vita perché mai avrei immaginato che io e la mia famiglia saremmo potuti incappare in questi eventi delittuosi. All’inizio è stato molto brutto all’inizio poi piano piano il tempo ha lenito un po’ le ferite”. Vincenzo D’Anna, nipote della vittima della camorra, aveva appena tre anni quando hanno ucciso il nonno e da cantante non ha mai voluto avere un nome d’arte. “Di mio nonno – da affermato il Vincenzo D’Anna di cui porta nome e cognome – ho vaghi ricordi perché quando è morto avevo appena tre anni. Però mia nonna mi dice sempre che gli somiglio molto perché come me era una persona molto solare ed amava cantare. Io porto il nome di nonno Vincenzo D’Anna. A chi spesso mi chiede perché non ho uno specifico nome d’arte, io rispondo che io ho un grande nome d’arte, quello di mio nonno. Un nome che spero di portare in alto il più possibile attraverso la musica”. Mario Sironi, Dirigente scolastico dell’Istituto Professionale di Stato “Vincenzo Telese”, ha sottolineato come siano state già tante le iniziative tenute al “Telese” contro le mafie. “Oggi – ha affermato Mario Sironi, Dirigente scolastico dell’Istituto professionale ‘Telese’ di Ischia – diventiamo ufficiale del presidio di ‘Libera’, dedicato a Gaetano Montanino una delle vittime innocenti della mafia. Noi siamo orgogliosi di questo perché siamo la prima scuola nella quale si sono tenute le iniziative di ‘Libera’ di cui ospitiamo anche la biblioteca. Già da tempo abbiamo creato la scala della memoria in ricordo delle vittime di mafia e tante sono state le iniziative che abbiamo tenuto sull’argomento delle ecomafie e delle sofisticazioni alimentari circuiti nei quali, purtroppo, presenza di delinquenza e di mafia”. La mattinata di commemorazione si è conclusa con l’esibizione canora del nipote dell’imprenditore ammazzato a Secondigliano.