Ravello tu, monta la protesta anche con striscioni “Giù le mani dal Monastero . La collettività ha il diritto di sapere”
Ravello tu, monta la protesta anche con striscioni “Giù le mani dal Monastero . La collettività ha il diritto di sapere”. Una gravità inaudita per la storia della Chiesa quello che è successo in Costiera amalfitana, due suore “dimesse” senza possibilità di appello con un intervento alla presenza dei carabinieri, che ancora non si è capito sulla base di quale provvedimento giudiziario erano presenti visto che per uno sfratto, anche senza titolo, ci vorrebbe un provvedimento del tribunale di Salerno, non del Vescovo o del Papa, a quanto sappiamo noi, il silenzio ancora delle istituzioni e anche della Chiesa locale sul provvedimento così grave , dal punto di vista umano nei confronti di due esseri umani, due donne che sono state devastate e violentate psicologicamente da questo atto , che colpisce tutta la comunità della Diocesi di Amalfi – Cava de’ Tirreni. Insomma tanti perchè e ci sta chi non si ferma all’inerzia anche dei vari enti pubblici e dello stesso Comune, fermo restando la richiesta delle opposizioni di un consiglio comunale urgente, un movimento che si firma “Ravello tu” ha messo degli striscioni con un comunicato
Monta la protesta per il “MISTERO MONASTERO CLARISSE URBANISTE DI RAVELLO”.
La collettività ha il diritto di sapere la verità! Il diritto glielo danno:
1) Settecento anni di storia;
2) Il ruolo recitato direttamente sullo sviluppo economico e culturale di Ravello;
3) per l’essere una Comunità locale che ha sempre creduto nei valori della Cristianità più autentica;
4) Per amore di verità nei confronti di tre “Concittadine” trattate come autrici di misfatti e illegittimità