Sorrento, sempre più figli di un dio minore i pazienti del Centro di Igiene Mentale.
Grazie a Rosario Fiorentino si ripropone una battaglia favore dei pazienti e di tante famiglie che vivono tali drammi. Oltre ai vertici delle attuali amministrazioni, che sotto tale aspetto sembrano dimostrare molta più sensibilità dei loro predecessori, finora in modo invano si è cercato un contributo anche da parte di Chi da sempre quotidianamente si batte a favore dei più deboli e degli emarginati, ma che stando alle apparenze sembra non lasciarsi coinvolgere nel dare un contributo, anche morale, a risolvere tale forte criticità.
Sorrento – Come spesso capitato in passato, anche lungo il territorio sorrentino,vi sono tematiche che sebbene di forte spessore ,dopo un pò ,anche a causa della mancanza di impegno da parte di chi di dovere,sono destinate ad essere relegate nel dimenticatoio senza una soluzione appropriata. Dal dissesto idrogeologico, alla viabilità, all’inquinamento e non per ultimo la nostra traballante sanità ,tante sone le problematiche, spesso ataviche ,che necessiterebbero un forte impegno da parte delle Istituzioni affinchè parti della comunità non continuino ad essere abbandonate a loro stesse. Dopo un periodo di silenzio, durante il quale la cittadinanza sembrava aver accantonato con delusione la forte criticità sorta dopo la discutibile chiusura della sede cittadina, in questi giorni, grazie all’impegno di Rosario Fiorentino, torna prepotentemente di attualità la situazione del Centro di Igiene Mentale.
Ancora una dura presa di posizione ,quella dell’ex vice sindaco ,che evidenzia la gravissima situazione dei circa mille pazienti con disturbi mentali, più o meno gravi, sparsi lungo la penisola sorrentina e che a causa di determinate e discutibili scelte, molte famiglie sono costrette a subire. Un impegno quello di Fiorentino che continua in modo costante dal 2018, quando a causa della decisione da parte dell’Asl Na 3 Sud di chiudere la struttura di via Del Mare(una vera e propria eccellenza della sanità territoriale) seguirono mesi di battaglie, che videro coinvolta quella parte della cittadinanza più sensibile a determinate tematiche,ma che non bastarono a sollecitare Enti e Autorità preposti affinché si trovasse una adeguata sistemazione in penisola sorrentina. Un immobilismo quello delle varie amministrazioni comunali dell’epoca, che sortì forte scalpore tra la cittadinanza e che successivamente riuscì a indurre i vertici dell’Asl Na 3 Sud, a prendere una drastica decisione. Localizzare la struttura sanitaria, che per decenni ha offerto assistenza e spesso ricovero , al piano terra del distretto Asl di Sant’Agnello e alloggiare, i pazienti in varie strutture extraterritoriali con successivi ulteriori forti disagi per le famiglie. Una decisione che all’epoca sembrò appagare anche i vertici delle varie amministrazioni comunali ma che non tenne affatto conto di quella drammatica realtà entro la quale qualsiasi cittadino, da un giorno all’altro, si potrebbe vedere catapultato e che i vari casi di suicidio che hanno sconvolto la comunità in questi anni stanno a confermare. All’epoca si evidenziò anche una tesi, anch’essa molto discutibile, secondo la quale si fu costretti a preservare l’aspetto estetico di un territorio e di una Città dalla visibilità internazionale, entro la quale talvolta determinati “incontrollabili spropositi” potevano sembrare inopportuni. Anche sotto tale aspetto nessuna Autorità smenti quella che subitò apparì come una assurda ipotesi. Mentre è ben noto che la comunità sorrentina si è sempre sforzata di accogliere e far sentire la propria vicinanza ai pazienti del Centro di Igiene Mentale e non cittadini da evitare e quindi di “serie B”.
Una battaglia, quella di Rosario Fiorentino, che ora si ripropone con concretezza. Sollecitando i vertici delle attuali amministrazioni, che sotto tale aspetto sembrano dimostrare molta più sensibilità dei loro predecessori. Allo stesso modo.ora si pretende un forte contributo da parte di Chi da sempre quotidianamente si batte a favore dei più deboli e degli emarginati, ma che finora, a differenza di tanti cittadini, sembra non lasciarsi coinvolgere interamente nel dare un contributo, anche morale, a risolvere tale forte criticità. A tale proposito, ulteriormente dura la presa di posizione di Rosario Fiorentino circa l’incontro svoltosi nella Cattedrale lo scorso 13 febbraio “La delusione è stata l’assenza della Curia e del Piano Sociale di Zona. Eppure il Vescovo aveva dato le più ampie assicurazioni della Chiesa. Tutte rimaste disattese almeno ad oggi. Una assenza fortemente stigmatizzata in quanto da più parti si è sollecitato un intervento rivolto a trovare una adeguata risoluzione per la struttura dove ubicare il Centro di Igiene Mentale in modo che la giornata dell’11 febbraio dedicata al malato non sia una semplice adunanza di preghiera ma un impegno da assumere davanti alla città di Sorrento e della Penisola Sorrentina per aiutare gli ultimi .Quei cittadini che da alcuni anni sono completamente abbandonati insieme alle loro famiglie. Nessuna polemica si vuole tentare, ma semplicemente ricercare tutti insieme una via decorosa e dignitosa. Nessuno può tirarsi indietro. Nessuno può girare la testa.” – 19 febbraio 2023 – salvatorecaccaviello