Sorrento,finalmente i cisternoni romani.

28 febbraio 2023 | 22:20
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Sorrento,finalmente i cisternoni romani.

Con un concorso, riservato ad ingegneri ed architetti, finalizzato alla stesura di un progetto circa il recupero e al rilancio del famoso sito, il sindaco Massimo Coppola, a differenza dei suoi predecessori, pone fine ad un lungo periodo di inerzia e di abbandono, caratterizzato anche da  strascichi politico-giudiziari ,restituendo ai sorrentini  un luogo di aggregazione e di grande interesse storico culturale.

Sorrento – In questi giorni l’Amministrazione guidata da sindaco Massimo Coppola ha indetto un concorso riservato ad ingegneri ed architetti, anche in forma associata, per la stesura di un progetto relativo al recupero ed al rilancio dei Cisternoni  romani e della rifunzionalizzazione dell’area sovrastante. Al vincitore andranno poco meno di 34mila euro, mentre al secondo ed al terzo classificato poco più di 7mila euro a testa. Con una spesa  prevista di 700mila euro, l’obiettivo è quello di valorizzare i cisternoni , un’opera idraulica di epoca romana perfettamente conservata, in modo da garantirne la fruizione e lo sviluppo turistico e allo stesso tempo riqualificare l’intera area localizzata in pieno centro storico meglio conosciuta “degli Spasiano”  che da anni versa in  totale abbandono. Dove,tramite tale intervento, sarealizzato un parco urbano a disposizione dei cittadini e turisti. L’intera area, oggetto dell’intervento, è di proprietà del Comune ed è costituita  da una zona scoperta di circa 2000 mq, dove un tempo erano ubicati dei campi da gioco e attualmente ricoperta da vegetazione spontanea e pertanto in totale stato di abbandono. I cisternoni, risalenti all’età augustea, sono  divisi  in cisterne alte e cisterne basse, ed erano utilizzati in antichità per fornire acqua a sufficienza alla popolazione locale . Le cisterne furono costruite  nell’area suburbana orientale della Città e vi si accede dalla  strada principale, l’attuale Corso Italia nei pressi del Cinema Armida. Con 31,70 mt di lunghezza, una larghezza di 5.20 ed una altezza di 4,70 mt i cisternoni alti sono costituiti da 9 concamerazioni, con volte a botte, dove, attraverso l’acquedotto del Formiello,  confluivano  le acque provenienti dalle sorgenti di Piano e Sant’Agnello. Di dimensioni più piccole , le 11 cisterne basse a cui erano addossate  altre  quattro più piccole hanno una capacità di 60 mila ettolitri. Nelle cisterne basse confluivano anche le acque  dei rivoli alimentati dalle sorgenti delle colline circostanti. Nel dopoguerra le cisterne alte  furono utilizzate  per l’acqua potabile , mentre quelle basse per l’acqua usata per l’irrigazione. Con il passare degli anni , l’incuria e l’abbandono hanno distrutto  quello che si può senz’altro considerare  un vero e proprio patrimonio storico culturale  per la nostra Città. Ora l’obbiettivo  dell’Amministrazione comunale  è quello di riqualificare un sito di grande valore  archeologico  e un’area di immenso potenziale ricreativo e aggregativo. Secondo le intenzioni la proposta progettuale prevede l’inserimento  nell’ambito  delle politiche di trasformazione  urbana  del territorio comunale. Nell’area sovrastante, l’intervento sarà finalizzato a creare un punto di aggregazione per giovani e anziani, rigenerando  un area attualmente degradata e abbandonata in un polo culturale, ricreativo e sociale, realizzando un parco urbano moderno. Un luogo dove rilassarsi circondati dal verde, conciliando attività ludiche  e ricreative.  Per quanto riguarda  il recupero dei cisternoni romani  l’obiettivo è quello di realizzare  un luogo da visitare  rendendo la nostra città ulteriormente appetibile anche dal punto di vista  archeologico e culturale. Quella dei cisternoni romani, nonostante l’importanza storica culturale, è una vicenda più volte  balzata agli onori della cronaca negli ultimi decenni finanche con un  incarico legale da parte del sindaco Fiorentino, successivamente  revocato dal suo successore  Cuomo, poi con una richiesta di parcella milionaria con strascichi politico- giudiziari.  Una quasi problematica che con il passare del tempo, senza un impegno concreto da parte delle varie amministrazioni che si sono succedute al palazzo di Piazza Sant’Antonino, è sembrata sempre più di difficile soluzione.  Ora finalmente grazie alla concretezza del sindaco Massimo Coppola e la conseguente opportunità che viene data anche a giovani professionisti che vorranno cimentarsi in tale operazione, un pezzo importante di storia della nostra città sarà restituito  ai sorrentini. – 28 febbraio 2023 – salvatorecaccaviello