Amalfi. Quando la pasticceria è genuinità: premiata la pasticceria Francese della famiglia Colavolpe
Amalfi. Quando la pasticceria è genuinità: premiata la pasticceria Francese della famiglia Colavolpe
Alfonso e la sorella, Annie, “incoronati” dal Cavaliere Michele Cutro, critico enogastronomico della Federazione Cooking Show, per la migliore pasticceria e la zeppola che “conquistano i palati più semplici ma anche quelli più esigenti”.
Assegnato il titolo di maestro di Pasticceria Alfonso Colavolpe, e di maestro della zeppola di San Giuseppe 2023 Alfonso Colavolpe.
A incoronarlo è stato il Cavaliere Michele Cutro, critico enogastronico della Federazione Cooking Show.
La Pasticceria Francese della famiglia Colavolpe, presenti ad Amalfi dal 1845, quinta generazione, è stata premiata per essere riuscita “con immensa dolcezza a conquistare i palati più semplici ma anche i più esigenti”.
La Pasticceria “è un’arte in continua evoluzione – spiega Cutro- ma non deve mai perdere la sua genuità. La sua vera essenza è la semplicità.”
La Pasticceria Francese della famiglia Colavolpe porta avanti una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, alla continuità di ricerca di sapori autentici e profumi della terra campana, la Costiera Amalfitana.
Da sempre questa famiglia campana propone dolci genuini creati con accurata ricerca di materie prime del proprio territorio, manipolate quanto basta per non alternarne l’autenticità dei sapori.
Un lavoro coltivato con amore, infinità, passione e dedizione, al quale si aggiungono talento ed esperienza: ingredienti perfetti che ritroviamo nei capolavori della tradizione dolciaria.
Le creazioni di Colavolpe, sono semplici e raffinati, hanno gusto e carattere, a differenza di molte pasticcerie che oggi propongono gourmet particolari ma poveri di gusto.
“Non mi aspettavo di ricevere un premio così prestigioso, per me è stata una grande sorpresa” dice Alfonso Colavolpe, visibilmente emozionato. Ringrazio il cavaliere Cutro e tutto il mio staff, la mia famiglia, pilastro fondamentale della nostra tradizione dell’arte bianca. Ringrazio mia mamma Carmela , mio padre Francesco, e mio zio Antonio, tutti sempre presenti e pronti ad incoraggiarci nel nostro lavoro quotidiano.”