Capo di Sorrento: ricostruita in 3D la villa romana del I secolo d.C.
E’ formata da un’imponente struttura e risale almeno al I secolo dopo Cristo la villa romana di Capo di Sorrento ricostruita in 3D grazie ad un gruppo di archeologi guidati da Wolfgang Filser dell’Università di Copenaghen, e alla Soprintendenza di Napoli. Il lavoro è stato presentato in una delle sale interne del centro parrocchiale del Capo di Sorrento e ha visto la partecipazione del presidente del consiglio comunale Luigi Di Prisco e dello stesso archeologo Wolfgang Filser.
“Si tratta di un patrimonio unico al mondo – ha spiegato Wolfgang Filser – un’opportunità inestimabile per cittadini, turisti e studiosi di conoscere il nostro passato”. Come detto alla presentazione del lavoro di ricostruzione in 3D della villa romana era presente anche il presidente del consiglio comunale di Sorrento, Luigi De Prisco il quale a riguardo ha sottolineato che “Il sito della Regina Giovanna è tra le principali attrattive del nostro territorio, per questo siamo impegnati a portare avanti un progetto di riqualificazione, che intende tutelare e valorizzare tutta l’area, sia per la parte archeologia che per quella agricola, con progetti che vedono al centro anche il fondo rurale di proprietà comunale”.
Di spettacolare impatto visivo la villa romana per la sua posizione di fatto a strapiombo sul mare, probabilmente è stata ridotta nello stato in cui è stata trovata in quanto presa di mira e vandalizzata da corsari e bucanieri provenienti dalla più disparate latitudini del globo. La villa, probabilmente di proprietà di un patrizio romano, abbandonata al tramonto dell’impero romano è stata sicuramente dimenticata da tutti. Per fortuna nel 2008, grazie agli scavi effettuati nella zona dove oggi si erge maestosa la villa romana, è possibile ammirare il prezioso manufatto dell’epoca romana, come le tante ville d’epoca che poi hanno costituito il nucleo centrale di molti centri abitati attuali.