Case a Cetara per farle si modifica il Put, una possibilità pure per l’housing sociale di Sant’Agnello? ECCO LA DELIBERA

Case a Cetara per farle si modifica il Put, una possibilità pure per l’housing sociale di Sant’Agnello? ECCO LA DELIBERA . Il via libera della Giunta Regionale che trasmette al consiglio regionale della Campania per la modifica al Put che renderebbe possibile l’intervento di nuova edificazione, con una popolazione in riduzione (ora al di sotto dei 2000), mentre il Puc lo prevedeva, in un’altra zona, solo ipotizzando 2500 abitanti , potrebbe essere un precedente. Ricordiamo che il Put vincola la Costiera amalfitana e Penisola Sorrentina , se dalla Costa d’ Amalfi si va alla Costa di Sorrento troviamo una situazione che è diventata croce e delizia delle cronache giudiziarie, ma soprattutto un incubo per gli assegnatari. In questo momento la vicenda è sub iudice al Tribunale di Torre Annunziata. Ci pare che è la prima volta che si prova a cambiare il Put per consentire nuova edificazione residenziale, ancorché di natura sociale. De Luca da Napoli potrebbe trovare una soluzione anche per Sant’Agnello? Ovviamente ci rimettiamo ai giuristi che sicuramente sapranno più di noi, anche perchè si parla di lottizzazione, ma in ogni caso è preferibile seguire la strada più sicura possibile legalmente onde evitare di trovarsi in situazioni complicate, anche a Sant’Agnello sembrava tutto regolare, e gli assegnatari si sono “affidati” alle istituzioni, poi è successo che sono uscite fuori le irregolarità. Quindi bene ha fatto il Comune a fare la variante al Put per l’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina, ma la variante poteva essere una strada per l’Housing sociale e potrebbe essere una strada almeno per evitarne la demolizione. Ma se non per l’housing sociale si può pensare ad una soluzione del genere anche per le cooperative dove famiglie hanno investito tanto?
A Cetara sono trenta nuovi alloggi da destinare alle cooperative. È stato approvato, dopo un lungo iter, il progetto definitivo per la realizzazione dei sei fabbricati che andranno realizzati nel piccolo borgo. Gli immobili saranno articolati in più corpi di dimensioni, forme e altezze diverse, separati da giardini pertinenziali, spazi aperti, sistemi di scale e percorsi di collegamento, un viale pedonale, una strada, posti auto e verde in un’area R3 e R4, quindi ad alto rischio idrogeologico. Tre anni fa il sindaco di Cetara, Fortunato Della Monica, interrogò l’autorità di bacino di Salerno per non perdere il vecchio progetto e spostare l’edificazione dei fabbricati in una zona diversa. L’area dell’intervento in variante – a poche centinaia di metri dal centro, al di sotto delle case popolari visibili dal mare – interessa per quasi 6mila metri quadrati l’ambito definito come Zona Territoriale 1a. Per questo motivo la giunta regionale guidata dal presidente Vincenzo De Luca e ha dato parere favorevole alla variante del Piano urbanistico territoriale dell’Area Sorrentino-Amalfitana, che ha permesso l’approvazione del progetto definitivo e che consentirà la costruzione dei 30 alloggi.
Dopo la conferenza dei servizi del 30 marzo 2022 e acquisiti tutti i pareri necessari, a Cetara si potrà dare il via ai lavori. Gli spazi saranno destinati alle cooperative tramite un bando pubblico stilato nei prossimi mesi. Gli alloggi dovranno essere assegnati nel rispetto della disciplina regionale e in ordine ai requisiti obbligatori e ai criteri per la scelta dei beneficiari. «L’Amministrazione sta lavorando alacremente sotto il profilo sociale. Siamo felici per l’approvazione del progetto definitivo dopo un lungo iter fatto di pareri positivi e documenti – dice il sindaco Della Monica –. Quanto prima sarà redatto il bando e verrà disposta l’assegnazione dei 30 alloggi: saranno subito fruibili».
Le associazioni a tutela dell’ambiente, Club per l’Unesco di Amalfi e Italia Nostra, hanno espresso tutta la loro preoccupazione rispetto alla realizzazione dei trenta nuovi alloggi per l’edilizia residenziale sociale. «Noi del Club per l’Unesco di Amalfi, insieme a Italia Nostra, non ci fermiamo – sottolinea la presidente Maria Rosaria Sannino –. La nuova cementificazione di un costone verde terrazzato, visibile anche dal mare, è illogica, deturpante e contraria a ogni principio di tutela del bene ambientale, Patrimonio dell’Umanità. Il comune di Cetara, con il sostegno della giunta regionale, ha dato via libera alla edificazione di nuovi condomini, in una delle superstiti aree naturali a ridosso dell’abitato, già tutelata dal Put, peraltro in una zona adiacente a due aree a forte rischio idrogeologico. Purtroppo la tragedia di Ischia sembra non aver insegnato nulla».
Per l’associazione gli alloggi non servirebbero vista la decrescita demografica: «L’amministrazione comunale sostiene che questo progetto serve a creare nuovi alloggi, con l’illogico presupposto che si dovrà far fronte alle necessità abitative di 2.500 cetaresi, questo dice il Puc. Invece la popolazione attuale supera di poco i 1900 residenti, in calo per lla gentrificazione. È pura speculazione edilizia destinata a liberare ulteriori vani per B&B e case vacanza».
La delibera della Regione Campania