Decesso bimbo a Sant’Antonio Abate: potrebbe essere una cardiopatia la causa della morte di Giovanni
L’inchiesta della procura di Torre Annunziata continua incessantemente per far luce definitivamente sulla tragica fine di Giovanni, il bimbo di 8 anni deceduto a Sant’Antonio Abate mentre faceva attività di educazione fisica nella palestra della scuola “de Curtis” insieme ai compagni di classe. Come era da prevedere tra i primi ad essere ascoltati dagli inquirenti sono stati proprio i genitori dello sfortunato ragazzo. Le forze dell’ordine vogliono anche capire se c’è stato qualche intoppo nei soccorsi e se è stato fatto tutto quanto era possibile per salvarlo. Ad esempio le indagini dovranno accertare se nelle varie fasi del soccorso, partendo dallo svenimento in palestra avvenuto durante l’attività fisica e poi conclusasi al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo dopo la disperata corsa per salvargli salvargli la vita sia filato tutto liscio. In quest’ambito gli inquirenti dovranno stabilire per esempio se il defibrillatore della scuola è stato utilizzato, se era funzionante e se i sanitari del pronto soccorso hanno fatto tutto quello che era nello loro possibilità, compreso il massaggio cardiaco, per salvare la vita a Giovanni. Nel frattempo, da una sommaria ricostruzione di quanto accaduto da parte dei medici coinvolti nei soccorsi, il ragazzo potrebbe essere stato affetto da una cardiopatia silente, mai venuta fuori dagli accertamenti medici a cui era stato sottoposto, sia per svolgere attività motorie a scuola ma anche per giocare a nell’accademia di calcio del paese.