Oggi, da calendario astronomico, alle ore 22.15 ci sarà l’equinozio, il cui simbolo è il trifoglio, quindi è il primo giorno di primavera, mentre meteorologicamente, è già primavera da una ventina di giorni, dal primo giorno del mese di marzo.
Il momento dell’equinozio è quello della rivoluzione della Terra intorno al Sole in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore. I raggi del Sole sono perpendicolari all’asse di rotazione della Terra. Nel giorno dell’equinozio, in autunno come in primavera, il sorgere del Sole è quasi esattamente a est e il tramonto a ovest. Equinozio, in latino, vuol dire notte uguale e indica quel momento (un istante, non un’intera giornata) in cui notte e giorno hanno la stessa durata. Non manca un mito antico legato al cambio delle stagioni. Persefone era la figlia di Zeus e di Demetra, dea che controllava i ritmi della terra. Rapita dallo zio Ade e portata agli Inferi, passava qui 6 mesi l’anno, autunno e inverno, negli altri 6 la grande gioia della madre nell’averla accanto portava alla fioritura della terra. In Mesopotamia, l’equinozio primaverile rappresentava l’inizio del nuovo anno.
La primavera porta con sé una serie di cambiamenti: l’ora legale, il risveglio della natura, con i problemi legati ai soggetti allergici, le grandi pulizie, abiti più leggeri, passeggiate, gite, desiderio di rigenerarsi…
La primavera è una stagione di risveglio e rinascita che di solito predispone a pensieri leggeri e gioiosi, eccita la volontà, stimola la voglia di fare, toglie la pesantezza e il grigiore dell’inverno, ridona a sguardo e sorriso un qualcosa di fanciullesco.
Benvenuta primavera!