E se Dio non esistesse?

E se Dio non esistesse?
Una breve riflessione
Molti oggi non faranno fatica a crederlo, il numero dei non credenti, specie tra i giovani, è aumentato in maniera altissima. Molti diranno, forse leggendo i miei articoli. Lo yoga, va bene, una vita più nobile va bene, una profonda liberazione interiore va bene. Ma se Dio non esistesse chi ci darà queste cose? Forse la scienza? Forse la tecnologia? Forse le gioie quotidiane? La scienza fa progressi enormi nel guarire malattie, esplorare pianeti, ma proprio questa è in parte responsabile di proporre un modello di vita senza Dio. A questo si aggiungono i limiti delle varie confessioni religiose che quasi sempre sono al limite della superstizione e illogiche, quando non ipocrite e alienanti se non addirittura sono addirittura false e basta. Allontanano i più da Dio (per la serie “geniale di buttare l’acqua con tutto il bambino”) e le gioie quotidiane pure importanti e lodevoli si infrangono alla notizia di un caro defunto o del pensiero della propria inevitabile morte. E se Dio non esistesse? Siamo perduti. Ecco la verità: se Dio non esistesse non avremmo la minima possibilità di essere felici e nobili. Io sono credente come sanno i miei quattro lettori, ma prove scientifiche dell’esistenza di Dio ovviamente non ne ho. E credo nessuno ne abbia. La mia speranza mi pare però ben fondata. Infatti ho conosciuto personalmente grandi maestri che fanno cose incredibili: da guarigioni impossibili alla levitazione, teletrasporto, telecinesi materializzazioni e quant’altro. Questo mi rassicura sulle verità invisibili che poi ognuno, maestri o non maestri deve trovare dentro di sé. Del resto il maestro dei maestri ha detto:” non c’è bisogno di templi e chiese, mettetevi nella vostra stanzetta soli, ecco c’è Dio che vi ascolta”. Meraviglioso! Ma quanti hanno fatto la prova? Non so. Dunque concludendo, a chi mi chiedesse: “e se Dio non esistesse?” risponderei sicuro come i fan ai più affollati concerti pop, alzando gli occhi al cielo, con l’accendino acceso in mano:” grazie di esistere”
ROCCO AVERSA