Elezioni a sindaco a Castellammare di Stabia, Andrea Di Martino rompe gli indugi
Diventa sempre più incandescente la lotta per l’elezione a sindaco nel 2024. Siamo ancora lontani dalla data in cui gli stabiesi torneranno a scegliere di nuovo il loro sindaco dopo 18 mesi di commissario straordinario, eppure negli ambienti dei partiti già si respira aria elettorale. Come se l’elezione del sindaco dovesse avvenire tra un paio di mesi. Tuttavia, ancora nessun potenziale candidato è veramente uscito allo scoperto ma intanto c’è chi fa continuamente conferenza stampa, chi organizza cene con i capi di altri partiti e posta la foto su facebook, c’è chi riunisce continuamente associazioni per capire la sua vera forza ed in ultimo chi è costretto ad aspettare e sperare in una sentenza favorevole. Il resto dei papabili, il cui elenco potrebbe essere abbastanza lungo, rimane però coperto e, quindi, stando così le cose non ci resta che tirare ad indovinare. Ed allora, secondo il nostro parere il nome più caldo tra i probabili candidati è sicuramente quello di Roberto Elefante, in quota PD che, però, potrebbe trovarsi contro l’ambizione mai sopita del rivale Nicola Corrado. Tutti e due però hanno aderito alla mozione Schlein alle ultime primarie del PD, dunque, avrebbero potuto trovare un’accordo bilaterale di candidatura. Io non faccio male a te e tu non lo fai a me. Subito dopo questi due le voci rincorrono un trio, al quale potrebbe aggiungersi un quarto uomo proveniente dall’area centrista di Azione-Italia Viva. I nomi? Eccoli qua. L’ex sindaco Toni Pannullo, l’ex candidato a sindaco Andrea Di Martino, l’ex parlamentare Catello Vitiello. A questi potrebbe aggiungersi l’ex vice sindaco della giunta Cimmino, Vincenzo Ungaro non gravato da procedimenti giudiziali. A proposito dell’ex sindaco Cimmino, il cui consiglio comunale è stato sciolto dal Ministero degli Interni per infiltrazioni camorristiche, per sapere se è candidabile bisognerà aspettare la sentenza del TAR di Roma, al quale l’ex primo cittadino stabiese, insieme a tutta la sua maggioranza, ha fatto ricorso contro il decreto di scioglimento del consiglio comunale. E a sinistra non c’è nessuno direte voi? Calma e gesso, ci sono, ci sono. Qui i nomi dei probabili candidati a sindaco che più girano in città potrebbero essere almeno due. Il più gettonato è sicuramente quello l’ex consigliere regionale Tonino Scala, (S.I.). Ad una incollatura segue l’ex sindaco (2005-2010) Salvatore Vozza. Forse, meno gettonato di Scala, ma sicuramente più determinato a tuffarsi nell’agone politico che si profila all’orizzonte. In ultimo poi corrono voci di altri due possibili candidati provenienti dall’area civica. Sono Nino Di Maio, ex sindacalista delle CISL, e Antonio Coppola, medico e responsabile COVID all’ASL Napoli 3. Naturalmente, come avrete capito sui nomi dei candidati a sindaco alle prossime elezioni a Castellammare di Stabia possiamo registrare solo illazioni e voci. La gente ne parla, null’altro, anche se come già detto sopra la voglia di uscire allo scoperto aumenta giorno dopo giorno. E uno di quelli che sembra voglia di rompere gli indugi è sicuramente Andrea Di Martino (IV) sfidante di Gaetano Cimmino per la corsa alla fascia tricolore nel 2018 il quale, dalla sua pagina facebook ha lanciato la sua proposta all’area progressista del centro sinistra. “Primarie il 28 maggio 2023 – scrive l’ex vice sindaco di Toni Pannullo – per scegliere la candidata o il candidato sindaco del centrosinistra stabiese. Si metta fine alle attese di fantomatiche sentenze Tar. Sentenze di cui qualcuno sostiene di conoscere il contenuto prima che esse siano depositate. È un dibattito surreale questo che insegue il Centro-sinistra stabiese. Si esca da questa bolla. Usiamo il metodo Schlein, iniziamo a parlare della città e coinvolgiamo la città in un grande processo democratico. Primarie aperte su candidati a sindaco e programmi, il 28 maggio il giorno del turno amministrativo. Così ci sarà tutto il tempo di costruire liste pulite e certificate. Per consentire alla candidata o al candidato di lanciare una grande campagna di ascolto nei quartieri, per coinvolgere al cambiamento la città. La priorità dopo lo scioglimento deve essere sempre la lotta alla camorra e la costruzione di una coalizione di cambiamento”