Estetica cittadina a Ischia. Lacco Ameno: “La Grande bellezza “
Degrado urbano. Giacomo Pascale punta tutto su sicurezza, decoro ed estetica cittadina
Ida Trofa|Estate in vista, c’è necessità di ripartire per la stagione turistica, ma non solo. Lacco Ameno, fino a qualche anno fa, culla dell’accoglienza ha deciso ancora una volta di puntare tutto su sicurezza ed estetica cittadina. Per dire “stop degrado urbano” oltre la frana ed il terremoto. Cosi il primo cittadino Giacomo Pascale ha inteso regolamentare nel dettaglio la valorizzazione del decoro urbano e dell’estetica cittadina affinchè la stessa rappresenti una priorità programmatica dell’ AmministrazioneCiò anche con misure forti. Ripercorrendo l’humus del provvedimento cosi Pascale ha chiarito l’intento governativo.
-Lacco Ameno, la grande bellezza e sicurezza sindaco?
“Ogni anno ci impegnamo perché il paese si presenti al meglio– ha spiegato Pascale-purtroppo non di rado nel territorio comunale si manifestano situazioni di abbandono del patrimonio immobiliare privato che ledono l’immagine del decoro e la percezione della sicurezza urbana. Valori che, secondo noi,devono essere preservati e tutelati in tutti i loro aspetti”.
-Alla base della sua ordinanza si parla di estetica cittadina di un Comune, stazione di cura soggiorno e turismo, centro idro-termo-balneare di fama internazionale, va particolarmente e specificatamente curata e salvaguardata.Solo per questo?
“Proprio per questi motivi, ma anche per dare un segnale chiaro di presenza del nostro governo e di intervento anche in ordine alla sicurezza del territorio, è doveroso per la Pubblica Amministrazione adottare strumenti efficaci che consentano di poter contrastare e reprimere i sopracitati fenomeni degenerativi del decoro e della convivenza urbana e sociale. Anche per contrastare comportamenti, omissivi, che determinano pregiudizio per la sicurezza dei cittadini e di depauperamento del patrimonio collettivo. Un malcostume che stiamo tentando di fermare sin dai primi giorni del nostro insediamento. In favore della vivibilità e qualità della vita civile nel centro urbano”.
-Come spiegano gli atti di Palazzo la percezione di tale degrado urbano è data anche dall’oggettivo stato di fatiscenza dei numerosi immobili a destinazione residenziale e commerciale, presenti sul territorio?
“In particolare gli obbiettivi sono puntati sugli edifici le cui facciate appaiono in stato di abbandono e incuria, nei quali è maggiore il rischio di distacchi di intonaci e di altre parti costruttive strutturali che possono rappresentare anche un grave pericolo per la sicurezza dei cittadini. E’ ovvio che si tratta di un invito a tenere in ordine il paese ed a. Tenerlo per tutti. Non solo quando c’è un edifico, diciamo in disordine, la percezione della qualità e dell’immagine del Comune, ma anche l’accrescersi della percezione di insicurezza, inoculando la convinzione di disinteresse da parte della pubblica amministrazione locale”.
MFacciate e giardini in ordine
L’ordinanza sindacale è la n. 11 del 23 febbraio 2023. Con la stessa Pascale intima ai soggetti proprietari o titolari di diritti reali di godimento e conduttori/possessori a qualsiasi titolo di immobili a destinazione residenziale ocommerciale prospicienti le strade e piazze del centro storico, di provvedere a tinteggiare è risistemare il quadro architettonico e di arredo anche dei giardini.
Stop ai lavori edili
Anche se Lacco Ameno causa sisma dovrebbe essere un cantiere sempre in movimento, tutti i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione dei fabbricati siti lungo Via Roma, Piazza Pontile, Corso A. Rizzoli e Piazza S. Restituta dovranno essere eseguiti entro il 31 marzo di ciascun anno e comunque non oltre la Domenica delle Palme di ogni anno.
Colori mediterranei e non inquinanti
Le tinte da usare per i fabbricati e per le opere murarie dovranno essere il bianco calce, il rosa pallido ed il giallino chiaro o cd. paglierino (c.d. colori mediterranei), intonate all’ambiente isolano e preferibilmente riprese quelle esistenti con l’impiego di pittura a calce opportunamente additivata e colorata con colori di terra, evitando l’uso di pitture al quarzo o sintetiche e con l’esclusione di rivestimenti esterni in marmo, mattonelle e materiali similari. Eventuali rivestimenti dovranno essere preventivamente autorizzati dall’ Autorità comunale, sentita la Commissione Edilizia Integrata, su progetto e campionatura presentati dal richiedente.E’ fatto obbligo per coloro che hanno ultimato lavori edili, ma che non hanno ancora provveduto alla rimozione dei tubi in ferro utilizzati per le impalcature, e delle attrezzature varie di cantiere, di provvedere alla loro immediata rimozione entro il 31 marzo.
Stop writer
E’ assolutamente vietato apporre, disegnare o scrivere sui muri esterni e sulle porte scritti, segni o figure, macchiare le medesime con colori, spray vernicianti i muri degli edifici, i monumenti ed ogni altro tipo di manufatto pubblico; E’ assolutamente vietato affiggere manifesti al di fuori dei riquadri e degli spazi ad essi riservati, esporre materiale pubblicitario , senza la preventiva autorizzazione dell’autorità comunale, al tempo stesso, quelli già esistenti devono essere resi decorosi ed intonati all’ambiente nel quale risultino installati e provvedano a richiedere la medesima autorizzazione entro 30 giorni dall’adozione della presente ordinanza; E’ assolutamente vietato tenere sui tetti, nei cortili, nei giardini e sugli spiazzi interni dei gabbie, baracche, cumuli di materiale di qualsiasi genere, lamiere zincate o in materiale plastico deteriorato a recinzione,I giardini, cortili, terrazzi e balconi devono essere diligentemente curati e tenuti possibilmente fioriti da chiunque ne abbia il possesso; I possessori dei terreni latistanti le vie pubbliche del territorio comunale dovranno pulire i muri e tagliare i rami e la vegetazione pendente nelle aree pubbliche entro la data del 31 marzo di ogni anno; E’ vietato abbandonare escrementi animali, materiali edili di risulta e/o rifiuti di qualunque genere. Tutti i blocchi esterni degli impianti di climatizzazione da installarsi e già installati vengano ubicati all’interno di appositi vani ricavati nella muratura e chiusi in modo che non siano visibili esternamente.
Sanzioni
L’inosservanza delle disposizioni del dispositivo è punita ai sensi del Codice Penale. Trascorso il termine del 31 marzo di ogni anno, la violazione delle prescrizioni sarà punita mediante applicazione della sanzione di € 300,00 in caso di I violazione, di € 400,00 in caso di II violazione e di € 500,00 in caso di III violazione.
Interventi in danno
In caso di inadempienza, sarà applicata, a mezzo di ordinanza ingiuntiva, la sanzione accessoria dell’obbligo di provvedere, a proprie spese, al rimborso nei confronti del Comune della spesa eventualmente anticipata per la effettuazione, da parte dello stesso, degli interventi spettanti ai soggetti obbligati e realizzati in danno a tutela della sicurezza e del decoro urbano.
Ricorsi
Avverso il provvedimento è ammesso ricorso gerarchico al Prefetto di Napoli entro il termine di trenta giorni, ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale Campania entro il termine di sessanta giorni, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di centoventi giorni, decorrenti dalla data di pubblicazione del provvedimento.