Estorsioni e minacce al sindaco di Sant’Antonio Abate: condannati gli autori
Tre giovani sono stati condannati alla reclusione in carcere per aver tentato estorsioni ai danni di alcuni imprenditori di Sant’Antonio Abate ed hanno minacciato la sindaca dello stesso comune abatese Ilaria Abagnale. Nella giornata di ieri il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Napoli, dottoressa Linda Comella, ha emesso la seguente sentenza di primo grado a carico di L.V.: quattro anni e due mesi di reclusione per tentata estorsione e tentata violenza privata, reati aggravati dal metodo mafioso. Per lui Il Pubblico Ministero aveva chiesto una condanna a sei anni.
La Dda sembra convinta che L.V., 31 anni di Sant’Antonio Abate potrebbe essere l’aspirante capo di un nuovo gruppo camorristico che avrebbe lo scopo di contendere i profitti delle attività illecite, in particolare le tangenti, allo storico clan Fontanella. Due gruppi armati, sfrontati e pericolosissimi giunti anche a scontrarsi senza alcun timore nel pieno centro della cittadina abatese. Insieme a L.V. sono stati condannati altri due giovani. L. G. ritenuto braccio destro di L.V., già finito in carcere quando non era ancora maggiorenne, è stato condannato a tre anni e quattro mesi di pena detentiva. Condannato ad un anno invece il terzo uomo, G.S. di 42 anni. L.G. e L.V. dovranno anche risarcire le parti civili che si sono costituite nel processo.