Evento “Ischia Modello di Sicurezza”, gli esperti: “Laboratorio multidisciplinare esportabile nel mondo, istituire qui il Centro Studi Internazionale”
“Nel nostro Paese è sempre più importante far crescere la cultura della prevenzione, soprattutto in territori così fragili come quello di Ischia – ha dichiarato Giovanni Legnini, Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma 2017 e delegato per gli eccezionali eventi meteorologici del 2022 nel corso dell’evento “Innovazione Sostenibile – Ischia Modello di Sicurezza”– Bisogna far tesoro non solo della conoscenza degli eventi ma anche dei rimedi da mettere in campo per evitare tragedie come quelle di Ischia nel futuro. Le attività di ricostruzione, risanamento e prevenzione devono essere ai primi posti nell’agire pubblico ma anche di quello privato”. Il Commissario ha anche fatto il punto sulle attività di messa in sicurezza dopo la drammatica frana del 26 novembre: “Siamo ad un punto di svolta perchè disponiamo di gran parte degli strumenti necessari per avviare, nei prossimi giorni, il primo piano di interventi di somma urgenza. Segnare un punto di svolta nel senso di un Piano vero, realizzabile di messa in sicurezza del territorio e una ricostruzione sicura e sostenibile nel rispetto del bel territorio di Ischia. Bisogna agire e in modo concreto e lo stiamo facendo con due piani. Domani emanerò un’ordinanza attuativa del primo piano che riguarderà gli interventi concreti come la ripulitura degli alvei, di ulteriore rimozione dei vari detriti e con le prime messe in sicurezza. Il secondo Piano, riguarderà sempre la messa in sicurezza ma è solo un inizio”.La mitigazione del rischio, la tutela dell’ambiente, il diritto a vivere in una comunità ed un territorio sicuri non sono più derogabili. È prioritario considerare la ricostruzione dei territori non come una spesa, ma come un investimento di enorme valore su uno dei luoghi potenzialmente più ricchi al Mondo. Un’iniziativa trasversale aperta a tutti a quanti vogliono contribuire a varare e sostenere un modello virtuoso di rinascita per tutte le aree del nostro Paese. Dopo l’esperienza del 2017, che purtroppo non ricevette l’attenzione che avrebbe meritato, è tornata nuovamente “Ischia Modello di Sicurezza”.Una iniziativa che coinvolge prestigiose Università ed Enti di Ricerca, spiegata in un Convegno, che si è tenuta nella sala Conferenze Leonardo Carriero dell’Hotel Regina Isabella di Lacco Ameno l’8 marzo 2023.L’iniziativa, oggi come nel 2017 subito dopo il terremoto che sconvolse buona parte di Casamicciola e Lacco Ameno, intende, appunto, proporre soluzioni pratiche, basate su considerazioni rigorosamente scientifiche, per mitigare finalmente e definitivamente gli alti rischi (in particolare sismico e idrogeologico) connessi con la natura vulcanica dell’isola, facendo di essa un modello virtuoso per tutte le aree del nostro Paese, in gran parte affette dalle stesse problematiche sebbene su una scala spaziale molto più ampia.
La Manifestazione si è onorata della adesione della Struttura del Commissario Delegato per gli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei territori dell’Isola di Ischia il 26 novembre 2022.Con il patrocinio della Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli ed i Comuni di Lacco Ameno, di Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Serrara Fontana, Barano d’Ischia.Con il patrocinio dell’Ordine Architetti, dell’Ordine degli Ingegneri e dell’Ordine dei Geologi, SIGEA società Italiana di Geologia Ambientale e Meridiana Italia.Una proposta operativa per la messa in sicurezza di Ischia dai rischi legati alla natura vulcanica. Dalla corretta gestione del rischio, sismico ed idrogeologico, un contributo alla rinascita dell’isola come modello di riferimento per il Paese. “Ischia Modello di Sicurezza” propone un approccio innovativo, con il presupposto che la sicurezza e la vivibilità dei luoghi, equa e accessibile, abbia un valore sociale inestimabile ma comunque estremamente sostenibile economicamente, utilizzando buone pratiche di governance e di gestione economica. Un esempio virtuoso per iniziare finalmente a rendere l’Italia intera sicura e resiliente rispetto ai fenomeni naturali, peraltro in rapida evoluzione in funzione del cambiamento climatico.Tecnologia, ambiente, la ricerca, la scienza sono al Centro del percorso che indaga come fare di Ischia un modello esportabile nel mondo. Il passato e il futuro sono il fulcro di questo impianto. Abitabile e sostenibile. Il Lavoro degli ingegneri, degli architetti, dei geologi che aiuta lo sviluppo dei popoli, l’abitare non deve essere più zavorra ma valore aggiunto. La Struttura perfetta che farà stare in piedi il paese rispondendo anche all’esigenza dell’ abitare e del vivere. E quindi anche una catastrofe produce un capolavoro di resilienza e consapevolezza della fragilità del paese. In memoria delle vittime.L’appello dei sindaci al turismo e ai turisti stranieri: “venite, Ischia è sicura”. Portavoce il sindaco di Lacco Ameno.“L’appello è alle istituzioni nazionali per avere alta la guardia e lavoriamo su un messaggio chiaro che chi viene ad Ischia ci viene in sicurezza. Purtroppo l’immagine che in questi mesi è passata di Ischia – ha affermato Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno – non ci ha aiutato. Invece ad Ischia stiamo lavorando per mettere in campo un modello sostenibilità. Ai turisti l’appello a venire!”.“Dobbiamo partire dalle caratteristiche del territorio, quelle caratteristiche preziose che hanno dato valore all’Isola di Ischia ma che possono anche nascondere dei pericoli. Conoscendo i pericoli potremo essere in grado di gestirli attraverso opere strutturali – ha dichiarato Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale – e non strutturali. In attesa delle opere strutturali, sono fondamentali: la pianificazione, la sensibilizzazione alla popolazione, l’attuazione di Piani di Protezione Civile”.Cosa fare, lo ha detto Giuseppe De Natale, Dirigente di ricerca dell’INGV e già Direttore dell’Osservatorio Vesuviano. “Bisogna interdire le edificazioni nelle aree a rischio, tranne se messi in sicurezza antisismica con criteri estremamente efficaci ed innovativi che oggi esistono. Bisogna mettere in sicurezza in modo obbligatorio tutti gli edifici – ha dichiarato Giuseppe De Natale- secondo i criteri sismici rispondenti ad accelerazioni massime. Bisogna dare forti incentivi ai proprietari per la messa in sicurezza degli edifici, poi prevedere il collaudo e il controllo delle opere realizzate da parte di una lista selezionata e certificata da ingegneri e architetti, elaborare una nuova mappa di pericolosità sismica. che preveda accelerazioni massime affidabili , date le sorgenti sismiche locali ormai note. Infine bisogna che non ci siano edifici in aree pericolose anche a rischio frane”. “Ischia è un’isola che racchiude in sé le origini e la Storia della nostra Civiltà; e racchiude in sé anche tutti i principali rischi legati a fenomeni naturali, per la sua natura vulcanica. In quest’isola, funestata da disastri recenti e passati per evidenti difetti di prevenzione, la mitigazione efficace dei rischi, estremamente semplice ed economica su un territorio di piccole dimensioni, può diventare un esempio virtuoso per iniziare finalmente un’operazione analoga a scala nazionale. La mitigazione del rischio sismico può essere qui facilmente raggiunta consolidando opportunamente gli edifici nell’area che sperimentò intensità sismiche maggiori o uguali all’VIII grado Mercalli durante il terremoto del 1883, che può essere considerato come evento massimo. Il rischio idrogeologico può essere in parte gestito con opportune opere idrauliche per il ripristino degli alvei principali e la regimazione; nelle zone soggette al rischio più alto, bisogna invece interdire l’edificazione”.La proposta è quella di istituire un Centro Internazionale di Ricerca e di Studi a Ischia. “Ischia è uno straordinario laboratorio geologico – ha affermato Giuseppe De Natale – e sarebbe interessante istituire a Ischia un Centro Internazionale di Ricerca che possa approfondire studi partendo dal territorio ischitano che è un vero laboratorio geologico. Ad Ischia c’è tutto: da una parte abbiamo straordinarie risorse geologiche con un meraviglioso patrimonio naturalistico conosciuto nel mondo dall’altra abbiamo fenomeni sismici, vulcanici, idrogeologici interessanti”.
“Abbiamo perso tante occasioni in Italia, in questi anni come ad esempio il SismaBonus che è stato inglobato nel SuperBonus portato al 110% . Sono stati spesi fino ad un totale di 120 miliardi di euro– ha affermato Gianluca Valensise, Dirigente di Ricerca dell’INGV, sismologo – ma al SismaBonus sono andate solo briciole, meno di 4 miliardi in totale. Se speravamo di ridurre la vulnerabilità degli edifici, in Italia, che è altissima, con il SuperBonus non lo abbiamo fatto”.“L’intervento verte sullo studio della franosita del versante settentrionale dell’Epomeo, alla luce degli eventi del 26 Novembre- ha detto Giuseppe Rolandi in uno degli interventi più apprezzati.