GLI SPAGNOLI A NAPOLI. IL RINASCIMENTO MERIDIONALE IN SCENA AL MUSEO DI CAPODIMONTE

15 marzo 2023 | 10:17
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GLI SPAGNOLI A NAPOLI. IL RINASCIMENTO MERIDIONALE IN SCENA AL MUSEO DI CAPODIMONTE
GLI SPAGNOLI A NAPOLI. IL RINASCIMENTO MERIDIONALE IN SCENA AL MUSEO DI CAPODIMONTE
GLI SPAGNOLI A NAPOLI. IL RINASCIMENTO MERIDIONALE IN SCENA AL MUSEO DI CAPODIMONTE
GLI SPAGNOLI A NAPOLI. IL RINASCIMENTO MERIDIONALE IN SCENA AL MUSEO DI CAPODIMONTE
GLI SPAGNOLI A NAPOLI. IL RINASCIMENTO MERIDIONALE IN SCENA AL MUSEO DI CAPODIMONTE
GLI SPAGNOLI A NAPOLI. IL RINASCIMENTO MERIDIONALE IN SCENA AL MUSEO DI CAPODIMONTE

È stata inaugurata il 13 marzo al Museo di Capodimonte la Mostra «Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale»,(in scena fino al 25 giugno), Sala Causa, curata dal prof. Riccardo Naldi, docente di Storia dell’arte moderna all’Università L’Orientale di Napoli e del prof. Andrea Zezza, docente di Storia dell’arte moderna all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.

L’esposizione è stata inaugurata alla presenza del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Presenti oltre al Sindaco e al Ministro della Cultura, il vice Sindaco Laura Lieto, il presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca, i consiglieri comunali Gennaro Rispoli e Gennaro Acampora e il presidente III municipalità Fabio Greco

La mostra è dedicata al trentennio (1503-1532 circa). Un periodo che, sotto il profilo politico, vide l’estinguersi della dinastia aragonese, con il passaggio del Regno di Napoli sotto il dominio della Corona di Spagna; sotto il profilo culturale, il raggiungimento dell’apice della sua grande stagione umanistica. 

Questo trentennio, con la presenza di artisti spagnoli, tra cui Pedro Fernández, Bartolomé Ordóñez, Diego de Siloe, Pedro Machuca, Alonso Berruguete, costituì una felice stagione, ricca di inventiva e originalità. 

Gli artisti diedero vita a un intenso confronto con le opere eseguite dai massimi protagonisti del pieno Rinascimento italiano, sostenuti dal mecenatismo degli Ordini religiosi e dell’aristocrazia. Realizzata in partenariato Museo Nacional Prado di Madrid, la mostra si focalizza dunque su questa eccezionale stagione creativa.

Le novità elaborate in quegli anni

anni da Leonardo, Michelangelo e Raffaello furono, infatti, prontamente recepite e reinterpretate in modo originale in una Napoli ancora molto vivace, contribuendo alla trasmissione della cultura rinascimentale tra le due sponde del Mediterraneo. 

Il percorso espositivo pone particolare attenzione al confronto tra le cosiddette «arti sorelle», pittura e scultura, che a Napoli trovò un terreno particolarmente fertile fino alla elaborazione di un’autonoma scuola locale.

La mostra propone un’ampia selezione dei maggiori protagonisti del periodo, dai pittori Andrea Sabatini da Salerno e Marco Cardisco agli scultori Giovanni da Nola e Girolamo Santacroce. 

Questa ‘età dell’oro’ venne improvvisamente spezzata dal durissimo assedio francese del 1528 e dalla grave crisi politica che ne derivò.

Grazie alla collaborazione con il Museo Nacional del Prado torna a Napoli, per la prima volta dopo 400 anni, la Madonna del pesce eseguita da Raffaello.

Il dipinto, destinato alla cappella della famiglia del Doce in San Domenico Maggiore a Napoli, divenne un punto di riferimento fondamentale per gli artisti attivi a Napoli durante il Cinquecento. Venne successivamente asportata dai governanti spagnoli e trasferita a Madrid intorno alla metà del Seicento. 

Vademecum

Gli Spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale

13 marzo 2023 – 25 giugno 2023

Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli

mostra organizzata dal

Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger

in partenariato con il

Museo Nacional del Prado, direttore generale Miguel Falomir Faus

sede e orari

Museo e Real Bosco di Capodimonte, via Miano 2 – Napoli

Sala Causa – tutti i giorni (mercoledì giorno di chiusura), dalle ore 10.00 alle ore 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00) info e prenotazioni: 848 800 288

da cellulare e dall’estero: 06 39967050 / www.coopculture.itGenerico marzo 2023