Gragnano: ordinanza del comune per abbattere manufatti nella frazione di Iuvani, roccaforte del boss Di Martino

Sono sette le persone iscritte nel registro degli indagati per abusi edilizi a Gragnano. Tutti riconducibili alla sfera familiare del boss Leonardo Di Martino. Abusi scoperti l’anno scorso, nel corso di un accertamento della DDA a Iuvani, frazione di Gragnano, considerata dalle forze di polizia la roccaforte dello stesso clan Di Martino. Iuvani si trova nella periferia nord di Gragnano, al confine con Pimonte. Una zona considerata quartier generale del clan Di Martino, egemone sui Monti Lattari. Per diversi giorni le forze dell’ordine effettuarono perquisizioni a tappeto, nelle abitazioni di pregiudicati e affiliati alla cosca, dopo che i carabinieri della locale stazione, coordinati del maresciallo Angelo Disanto, avevano effettuato molteplici attività di controlli. All’epoca, siamo a luglio 2022, furono controllare e identificate decine le persone proprio in località Iuvani, frazione di Gragnano. Nel corso delle perquisizioni, all’interno dell’abitazione dei Di Martino furono anche ritrovato rinvenuto il covo che secondo gli inquirenti, veniva utilizzato dal boss durante la latitanza terminata a dicembre del 2020. Ritornando alla questione edilizia va detto che  è lungo l’elenco degli abusi perpetrati e dovranno essere cancellati per mezzo degli abbattimenti in quanto realizzati in una zona urbanistica sottoposta a vincoli paesaggistici e ambientali.  In questo contesto, come riportato nell’ordinanza di abbattimento del comune, punto di forza della stessa sono gli abusi riscontrati e contestati dai tecnici municipali, riguardanti l’ampliamento di volumetria realizzati ai piani superiore, primo e secondo piano del manufatto, considerato dalle forze di polizia nella disponibilità della famiglia del boss Di Martino. Abusi che dovranno essere eliminati per mezzo dell’abbattimento.

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