
IL BUDDHA. UN PRINCIPE MISTERIOSO!
Il principe Siddharta, lascia la bellissima moglie, una reggia fatata e ricchezze, per risolvere il problema della sofferenza. Da solo. Dopo vari tentativi, raggiunge l’illuminazione. Eureka, dice. Soffriamo perché desideriamo. Non desideriamo più e non soffriremo più. Naturalmente il buddismo è molto più complicato e annovera molte correnti anche piuttosto differenti fra loro. Ma il nocciolo dell’intuizione del Buddha è questo. Più di 700 milioni di persone lo hanno seguito su questa strada, con le dovuta differenze. C’è del vero. Il bambino che non può avere il giocattolo desiderato, piange. Chi non può avere la donna amata soffre indicibilmente. Chi non può avere abbastanza soldi, ruba o uccide, o muore di rabbia. Il premio del non desiderare nulla è il nirvana: un luogo dove cessa ogni sofferenza e ogni nascita. Allora va bene? Direi di no. Il desiderio non va annullato, il che è biologicamente, fisicamente e spiritualmente Impossibile, va indirizzato. Tutto ciò che viene da Dio è infatti Bene e altamente desiderabile; Tutto ciò che viene dal Male è nefasto e genera sofferenza. Buddha ci è andato vicino, ma non ha centrato il bersaglio! Anche se ha dato ottime indicazioni fra ciò che è bene e ciò che è male. Il Nirvana, In verità, è un luogo senza vita, dove non manderei nemmeno il mio peggior nemico! Cessa il desiderio, cessa la vita. Cessa la gioia. Cessa perfino lo Spirito. Peggio ancora delle arpe, flauti e luci da spinellari del paradiso dantesco. Dio ha qualcosa di meglio che questo. Una vita eterna di desideri buoni, tutti progressivamente raggiungibili e realizzabili. Comunque, il Buddha affascina per il suo afflato eroico e il suo titanismo ed ha influenzato centinaia di generazioni. E anche oggi va molto di moda e fa molto scic. Sottolineerei il suo potente pacifismo. I buddisti sono tutti non violenti e cercano la pace, sia personalmente che nel mondo. Nonviolenza è espressa anche nei buddisti(quelli veri, però ) da un radicale vegetarianesimo, , che è cosa buona e giusta. Questo resta di bene oggi del Buddha, e non è poco. Oltre che grandi massime e parole a lui attribuite che alimentano il suo indiscutibile fascino. Come per esempio: il vero Buddha è dentro di noi! E va cercato e sviluppato con pace, non violenza, retta, azione, amore e verità. Bisogna trasformare il veleno in medicina! Oltre che un forte e costante, nobile impegno personale ascetico per distruggere la parte deteriore di sé e realizzarsi. Lezione importantissima per il cristiano medio che pensa di lasciarsi andare tanto (pia illusione, ovviamente), lo salva Gesù! Dunque, pur seguendo ognuno,ma bene ha la sua religione, teniamo anche da conto il principe Siddharta che 2500 anni fa, da solo, ha fatto tutto quel che ha potuto per l’umanità.
ROCCO AVERSA