Il Comm. Acanfora e il «CINEFOTOCLUB» Sorrento

30 marzo 2023 | 21:55
Share0
Il Comm. Acanfora e il «CINEFOTOCLUB» Sorrento
Il Comm. Acanfora e il «CINEFOTOCLUB» Sorrento
Il Comm. Acanfora e il «CINEFOTOCLUB» Sorrento
Il Comm. Acanfora e il «CINEFOTOCLUB» Sorrento

La rassegna «COME ERAVAMO», viaggio nei fotogrammi della memoria della nostra città, organizzato dall’Assessorato alla Cultura dal comune di Piano di Sorrento, sta godendo di una buona partecipazione di pubblico e mette in risalto, tra gli altri, l’operatoria meritoria del Commendator Ermanno Acanfora, i suoi video ancora oggi ci tramandano «CHI ERAVAMO».
Nella sala consiliare del Comune di Piano, stasera il programma di proiezioni prevede« La Settimana Santa (anni ’60 – ’70)» di Ermanno Acanfora.
Dopo la sosta per le festività pasquali, la programmazione riprenderà giovedì 13 aprile.

Intanto ecco un breve ritratto del commendator Acanfora e del «Cinefotoclub» Sorrento

IL COMMENDATOR ERMANNO ACANFORA

A Piano di Sorrento, il commendator Ermanno Acanfora, un gentiluomo con una grande passione per il cinema amatoriale, abitava nel Palazzo Ruocco (ex Palazzo Astarita) situato tra il Corso Italia e Piazza della Repubblica, e coltivava una grande passione: realizzare filmati amatoriali che narravano episodi di vita familiare e cittadina.
Il Palazzo Astarita fu costruito nel 1910 dalla famiglia di banchieri Astarita e a pian terreno, per anni, ospitò la «Sala Ninfa» primo cinema «carottese» e successivamente lo studio fotografico di Gennaro Fumo, che ci ha lasciato tante immagini del territorio e dei nostri antenati, un segno del destino che probabilmente alimentò la passione del commendator Acanfora.
Anni dopo, durante il sisma del 1980, l’edificio subì gravi danni e si decise di demolirlo, chiudendo così un’altra pagina della nostra storia.

IL «CINEFOTOCLUB» SORRENTO

A Sorrento presso la bottega ottica di Franco Di Capua, sul Corso Italia, negli anni Sessanta un gruppo di giovani si incontrarono per discutere della comune passione per le immagini fotografiche e cinematografiche che essi realizzavano a livello amatoriale; facevano parte di quel gruppo: Antonino Fiorentino, Ferdinando d’Alesio, Antonio Maresca, Enrico Gabelli e lo studente in Architettura Aniello Parlato, con l’andar del tempo, la compagine si ampliò con l’adesione del citato commendator Ermanno Acanfora, di Antonino Ercolano e di Giuseppe Irolla all’epoca Comandante dei Vigili Urbani di Piano di Sorrento.
Franco di Capua faceva da consulente al gruppo, li consigliava sugli acquisti da fare e realizzò presso la sua bottega una camera oscura dove sviluppava le fotografie in bianco e nero eseguite dal gruppo.
In seguito si decise di acquistare una cinepresa con tutti gli accessori, la macchina trascinava trenta metri di pellicola con la possibilità di contare i fotogrammi e la retromarcia, questo acquisto si rese necessario, infatti il gruppo allargatosi faceva riferimento al Direttore Didattico di Sorrento, Renato Cannavale che aveva fatto parte del «Cinefotoclub» di Napoli ed era un esperto fotoamatore con esperienze acquisite in campo teatrale accanto al grande Eduardo.
Il 26 luglio 1967, davanti al Notaio Fulvio Pinto di Sorrento, fu redatto l’atto notarile di costituzione del «Cinefotoclub» Sorrento, la sede fiscale fu individuata in via Santa Maria della Pietà in Sorrento, a casa del professor Antonino Ercolano, i soci fondatori furono: Ermanno Acanfora, Ennio Barbato, Ferdinando D’Alesio, Renato de Angelis, Antonino Ercolano, Antonino Fiorentino, Antonio Maresca e Ferdinando Scarpato.
Il gruppo ebbe successivamente un incremento notevole di soci e fu possibile costituire al suo interno un gruppo di fotografi amatoriali con l’iscrizione alla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) con sede a Milano.

LA COSTRUZIONE DEL «CINEMA TEATRO DELLE ROSE»

Negli anni ‘70 avvenne la costruzione del «Cinema Teatro Delle Rose», e fu fortemente voluta dalle sorelle Rachele e Giovannina Ruocco, il loro papà Tommaso aveva fatto fortuna in America, tornato in paese nel 1935 aveva acquistato il già citato Palazzo Astarita con i terreni limitrofi.
Le sorelle Ruocco con i loro rispettivi consorti, il Comm. Ermanno Acanfora e il Cav. Agnello Maresca, commercianti e imprenditori, fondarono nel 1966 la «Società Parco delle Rose» insieme all’ingegnere Antonino Cesaro e all’architetto Gaetano Mascolo, dando così il via ad un importante progetto di edificazione ed espansione urbana che vide come opera principale proprio la costruzione del «Cinema Teatro Delle Rose» che andò a sostituire le due precedenti sale cinematografiche preesistenti in quell’area: il «cinema Moderno» attivo già da prima della seconda guerra mondiale e il «cinema Astoria» che dalla fine degli anni 40 occupava i locali in uso alle forze alleate durante la grande guerra; un cerchio ideale si chiudeva dopo oltre mezzo secolo dalla realizzazione della «Sala Ninfa».

IL «CENTRO STUDI E RICERCHE BARTOLOMMEO CAPASSO»

Ritornando al gruppo di cine-foto amatori sorrentino, nel 1979 anno dedicato al «Fanciullo» fu realizzata la Mostra Fotografica: «Il fanciullo in Penisola Sorrentina», alla quale parteciparono tanti appassionati di fotografia della Penisola, Enzo Lotito, Antonino Fiorentino ed altri, denominarono il loro gruppo fotografico «La carrozzella».
In quel periodo gli amatori delle immagini e delle tradizioni popolari, ebbero l’occasione di frequentare il famoso studioso Benito lezzi, intorno al quale si creò un gruppo di cultura umanistica, del quale faceva parte anche il professor Raffaele Lauro, al termine degli incontri si pensò di istituire un Centro culturale e siccome ricorreva l’ottantesimo anniversario della scomparsa del grande storiografo Bartolommeo Capasso (avvenuta il 3 marzo 1900), il Centro fu dedicato all’illustre studioso, aderirono inizialmente eminenti studiosi di Sorrento e della Penisola sorrentina: Francesco De Angelis, Renato De Angelis, don Antonino Paturzo, Francesco Paolo de Martino, Vitaliano Iannotta, Mario Russo, Vincenzo Puglia all’epoca ancora studente ed oggi Presidente del Centro, Ernesto Gaudiello, Anna Maresca, Pasquale Ferraiuolo; il 19 ottobre 1980, dinanzi al notaio Luigi Cariello, nasceva ufficialmente il «Centro Studi e Ricerche Bartolommeo Capasso».
Nel prosieguo delle iniziative, con lo spirito di tramandare ai posteri la nostra storia, il Centro culturale sotto la spinta di Antonino Fiorentino, avviò contatti di mutua collaborazione con la FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub) e con la FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), per anni la pubblicazione mensile ufficiale del Centro, la «Terra delle Sirene», contenne una raccolta di immagini fotografiche relative al territorio ed ai suoi personaggi; i rapporti tuttora eccellenti con gli appassionati dell’immagine, testimoniano il comune impegno di tramandare, in maniera multimediale, sia con lo scritto che con mezzi audiovisivi la storia del nostro Paese.

IL «PREMIO INTERNAZIONALE ERMANNO ACANFORA»

Tra le tante attività del «Centro Studi e Ricerche Bartolommeo Capasso», ricordiamo quella del dicembre 1992, si trattò di un Concorso fotografico «Il Natale e le sue tradizioni», durante il quale fu commemorata la scomparsa di Ermanno Acanfora avvenuta nel 1988, con varie proiezioni di audiovisivi.
Al benemerito comm. Acanfora fu dedicato il «Premio Internazionale Ermanno Acanfora», per il riconoscimento di opere audiovisive inedite relative all’educazione ambientale.
Il 19 ottobre 2018 la rassegna culturale «Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito» rese omaggio alla memoria di Ermanno Acanfora che per anni testimoniò delle tradizioni, del folclore e dei sentimenti del popolo e del territorio sorrentino, dedicandogli una sessione riguardante i giovani protagonisti della manifestazione.
Nel 2019, sempre nell’ambito del «Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito», in collaborazione con il Rotary Club Sorrento e patrocinato dal Comune di Piano, fu istituito il Concorso di comunicazione video-cinematografica «Tramandiamo il futuro», dedicato alle scuole secondarie di primo e secondo grado della penisola sorrentina, interpretando lo spirito di Ermanno Acanfora e dei tanti concittadini che con passione e sacrificio, con ogni mezzo multimediale, si impegnano a tenere viva la memoria, per le future generazioni, dei fatti e dei personaggi della Nostra Terra.

Luigi Russo