Lavori del raddoppio dei binari della Circumvesuviana a Castellammare di Stabia, Scotto e Sarracino chiedono al Ministro della Cultura di tutelare il patrimonio archeologico

2 marzo 2023 | 18:32
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Lavori del raddoppio dei binari della Circumvesuviana a Castellammare di Stabia, Scotto e Sarracino chiedono al Ministro della Cultura di tutelare il patrimonio archeologico

I due deputati, Arturo Scotto (Articolo 1) e Marco Sarracino (PD) sono preoccupati di quanto sta accadendo a Castellammare di Stabia sul fronte che riguarda il raddoppio dei binari della Circumvesuviana nella tratta che va da Napoli a Sorrento partendo dalla stazione di via Nocera e fino alla stazione di Castellammare centro. Raddoppio dei binari che sta interessando la zona ospedaliera a fianco del San Leonardo e la clinica Villa Stabia dove sta nascendo la stazione che dovrà sostituire quella di via Nocera, e la zona dell’imboccatura della galleria che porta al centro della città dove con i lavori in corso stanno allargando il traforo già esistente per consentire la realizzazione del doppio binario. Orbene, proprio in quest’ultima zona sono stati riportati a galla interessantissimi reperti archeologici tra i quali due vasche romane, un pozzo e probabilmente le mura di una nuova villa romana. Da tenere presente che la galleria tra via Nocera e Castellammare Centro fu scavata sotto la collina di Varano dove ci sono gli scavi archeologici che hanno restituito ai tempi nostri i resti dell’antica città di Stabiae, oltre a un insieme di costruzioni che facevano parte del suo ager. Scavi che iniziarono nel lontano 1749  per volere di Carlo di Borbone e poi completati da Libero D’Orsi. Insomma, un patrimonio culturale immenso, da coltivare e far crescere, ma soprattutto da tutelare evitando di mettere in pratica attività dannose. Come lo scavo attuale del doppio binario della Circumvesuviana dei giorni nostri. E su questo tema di vitale importanza per gli stabiesi, ma non solo, i due deputati Scotto e Sarracino preoccupati per ciò che sta accadendo, hanno sentito la necessità di interrogare il ministero della cultura. E bene hanno fatto aggiungiamo noi, per cui di seguito vi proponiamo la loro interrogazione parlamentare.
“Premesso che sulla linea gestita da Eav che collega Napoli con Sorrento sono in corso i lavori per la creazione del secondo binario;
questi lavori interessano in maniera importate il territorio del Comune di Castellammare di Stabia;
sul territorio comunale, cosi come gran parte del territorio vesuviano, insistono insediamenti di epoca romana. Insediamenti che più di una volta hanno reso necessario bloccare i lavori per la scoperta di reperti d’interesse storico;
risulta agli interroganti che questo sua il terzo ritrovamento, e si teme che anche questa volta si proceda come accaduto nella piazza antistante la stazione di Castellammare centro della Circumvesuviana e in via R. Margherita, in quella occasione scavando a piazza Unità d’Italia vennero fuori dei reperti , il cantiere fu bloccato e i resti ricoperti;
quanto sta accadendo ed è accaduto nel silenzio dei vertici della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’area metropolitana di Napoli e nella caparbietà a rifiutare un confronto dell’Eav è inaccettabile;
questa volta si è aperto un cantiere in grande stile sul fronte della collina di Varano, dove sopra ci sono le ville di Stabiae, dando vita ad uno sperpero di risorse per realizzare un tunnel non solo inutile ma anche dannoso;
Quali iniziative – per quanto di competenza – intende intraprendere affinché sia tutelato il patrimonio archeologico culturale che insiste sul territorio di Castellammare di Stabia e se non ritiene necessario di affidare tutto il territorio comunale di Castellammare al Parco archeologico di Pompei, sottraendolo alla giurisdizione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Area metropolitana di Napoli al fine di dare piena tutela e valorizzazione a all’intero patrimonio archeologico e culturale presente sul territorio cittadino”.