Massimilano Gallo: Salviamo il “Metropolitan”
Lotta contro il tempo per salvare il teatro Metropolitan di Napoli. In queste ora si moltiplicano le iniziative per non far sparire dall’ambito culturale un simbolo di Napoli che ha fatto la storia. Inaugurato nel 1948, dopo una lunga serie di lavori di restauro, le sue porte si riaprono al pubblico nel 2000. Ciò che desta attenzione, però, è il luogo particolarmente simbolico che lo ospita. Il cinema, infatti, è stato ricavato dalle cave di tufo del palazzo sovrastante, in un luogo inizialmente destinato a contenere rifugiati durante i bombardamenti e successivamente adibito a “ripostiglio” nel periodo di restauro della struttura. Si tratta del Palazzo Cellamare, o Palazzo Francavilla, un’illustre dimora risalente all’inizio del XVI secolo nata per volontà dell’abate di Sant’Angelo di Atella Giovanni Francesco Carafa e che nel corso degli anni ha ospitato personalità del calibro di Goethe, Torquato Tasso, Caravaggio, Casanova, Basile e Caccioppoli che lì si tolse la vita. Il Palazzo è testimone di pesti, tribolazioni e insurrezioni partenopee e, ad oggi, alla lunga schiera di esperienze aggiunge la lotta contro il virus. Ma ora c’è chi vorrebbe trasformarlo in un bingo, in un supermarket, in un centro commerciale o addirittura trasformarlo in un garage. Ma la Napoli bene vuole evitare che il famoso teatro muoia. Che vinca anche in questo caso la logica del profitto. Per fortuna gli interventi a favore del Metropolitan sono tanti in questi giorni. Il Metropolitan non deve perdere la sua veste originaria di cinema e di teatro. Secondo qualcuno basterebbe vincolarne la destinazione d’uso in ambito culturale, in base alla norme dettate al riguardo dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, il codice dei beni culturali e del paesaggio, emanato ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 . Una strada che pare essere condivisa anche dal ministro alla cultura Sangiuliano. In queste ore registriamo l’iniziativa dell’onorevole Francesco Emilio Borrelli che insieme agli attori Massimiliano Gallo e Gianni Simioli ha organizzato per domenica mattina 12 marzo alle 10:30 un raduno di sensibilizzazione di tutti i napoletani e in generale tutti gli amanti della cultura, da tenersi proprio all’entrata del teatro a via Chiaia. “Partecipa anche tu, non essere indifferente” questo lo slogan della manifestazione.