Napoli, questa sera concerto di Alessia Tondo presso Palazzo dello Spagnolo
La musica tradizionale salentina alla conquista di Napoli
Napoli – Domenica 19 marzo, presso il Palazzo dello Spagnolo, con inizio alle ore 19.00 l’unica tappa napoletana del live tour dell’artista salentina Alessia Tondo. Nella storica dimora di via Vergini saranno le atmosfere folk a conquistare gli spazi architettonici dello splendido edificio in stile barocco, suggellando il cammino della voce del Canzoniere Grecanico Salentino che proprio qui a Napoli nel 2021 prendeva avvio. Alessia Tondo presenterà i brani del suo primo progetto musicale da solista “Sita”, pubblicato il 24 settembre dalla label Ipe Ipe Music e Puglia Sounds, è stato anticipato dal singolo Aria e dal videoclip, che in poco tempo ha superato 11.000 visualizzazioni, concepito e sviluppato come la sua personale narrazione di un rito di guarigione, Sita è un disco prezioso, uno dei rari esempi in cui la cultura popolare è personalizzata e trasfigurata in chiave visionaria. Fin dagli esordi nel gruppo Mera Menhir alla popolarità internazionale conquistata con il Canzoniere Grecanico Salentino, Alessia Tondo ha meritato la definizione di “voce tra le più significative del panorama pugliese”. È stata lanciata dai Sud Sound System, a soli tredici anni è diventata voce solista dell’Orchestra della Notte della Taranta (ha duettato con tutti gli ospiti e con i maestri come Mauro Pagani, Goran Bregovic, Giovanni Sollima, Phil Manzanera, Carmen Consoli, Raphael Gualazzi), ha collaborato con l’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna, i Radiodervish, Michele Lobaccaro, Ludovico Einaudi (per il quale ha scritto il testo della fortunata Nuvole bianche) e Admir Shkurtaj. Nel Salento la sita è la melograna, simbolo di buon augurio, di incontro e condivisione. A questa simbologia Alessia si è ispirata per immaginare un’opera in otto tracce scritte interamente da lei con la partecipazione del violino di Mauro Durante del Canzoniere Grecanico Salentino (in Me putia bastà) e del violoncello di Redi Hasa (in Sta notte).
A cura di Luigi De Ros