Oggi è venerdì 17. Perché porta sfortuna, secondo le credenze popolari?

 

Arriva venerdì 17,  in Italia si corre a toccare ferro, a Napoli si stringe il corno rosso. Esiste persino una fobia apposita, l’eptacaidecafobia, la paura del numero 17.

Secondo le credenze popolari oggi non bisogna far cadere a terra o sulla tavola l’olio, non si devono incrociare le posate a tavola, non si scende dal letto con il piede sinistro, non si indossano abiti viola, non si passa sotto una scala.

A quanto pare, le radici di questa credenza popolare secondo cui il venerdì 17 sarebbe un giorno sfortunato  hanno origini cattoliche: venerdì è il giorno della settimana della morte di Cristo sul Golgota, mentre il 17 è la data del diluvio universale.

Nell’antica Grecia, i pitagorici disprezzavano questo numero perché si trovava fra il 16 e il 18, due numeri considerati sacri.

Nell’antica Roma sulle tombe dei defunti, generalmente si trovava la scritta “VIXI” che significa “vissi” (ovvero “ora sono morto”), che è l’anagramma di XVII, appunto il numero 17. E nella battaglia di Teutoburgo combattuta tra romani e germani, le legioni 17, 18 e 19 subirono una sconfitta così dura (vennero letteralmente distrutte) che, dopo quel momento, questi numeri, ritenuti sfortunati, non furono più attribuiti a nessuna legione.

All’estero, invece, si crede che sia il numero 13 ad essere nefasto, in quanto, secondo l’associazione numerologica si attribuisce tradizionalmente al numero dei partecipanti nell’Ultima Cena, da cui sarebbe scaturito la consuetudine di evitare banchetti di tredici persone, pena la morte entro breve del tredicesimo invitato. Un’altra teoria vuole, invece, che un venerdì 13 del 1307 Filippo il Bello diede ordine di sterminare i cavalieri templari per impadronirsi delle loro ricchezze.

Da queste credenze molte persone non svolgono attività importanti durante il venerdì 17, come firmare documenti, prendere decisioni importanti o programmare viaggi. Alcuni hotel e ospedali saltano il numero 17 nelle loro stanze.

Se ci si sofferma a riflettere in modo razionale, benchè la credenza nella sfortuna di questo giorno continua ad esistere ancora oggi, è importante ricordare che una data non ha influenza negativa sulle nostre vite.

E voi, cari lettori, cosa ne pensate?

Commenti

Translate »