Pagani: oggi l’alzata del quadro per Festa della Madonna delle galline, la storia da Tramonti in Costiera amalfitana
Pagani: oggi l’alzata del quadro per Festa della Madonna delle galline, la storia da Tramonti in Costiera amalfitana . Ad un mese esatto dalla Festa in onore della Madonna del Carmelo, questa sera, dopo la Santa Messa delle ore 18.00, si svolgerà la tradizionale cerimonia dell’Alzata del Quadro sul portale di ingresso del Santuario.
L’Alzata del Quadro, accompagnata da canti devozionali e tammurriate, rappresenta l’inizio della vera attesa, durata un anno: cade, infatti, esattamente un mese prima della celebrazione della Festa della Madonna delle Galline.
La storia della Madonna delle Galline si perde nella leggenda: nel XIV secolo, a Tramonti, il paese che fa da cerniera fra la Costa d’ Amalfi e l’Agro Nocerino Sarnese col Valico di Chiunzi, in una chiesetta particolarmente diroccata, era conservata un’effige della Madonna del Carmelo.
Una notte, la Vergine venne in sonno al sagrestano:
“Figlio mio, devi dire al parroco che rimetta a posto questa casa di Dio. Altrimenti io me ne andrò via, in un posto dove mi vorranno bene anche le galline.”
L’uomo avvertì il sacerdote ma non fu preso seriamente. Le condizioni della chiesetta peggiorarono. Un’alluvione, poi, colpì Tramonti e il fiume di fango e acqua trascinò via, a valle, l’icona della Vergine, di cui non si seppe più nulla.
Tempo dopo, proprio a Pagani, nel Cinquecento, in una domenica in Albis (cioè successiva alla Pasqua), un gruppo di galline iniziò a beccare con insistenza nello stesso punto. Questo strano comportamento catturò l’attenzione dei passanti. Incuriositi, iniziarono a scavare proprio nel punto beccato. Così, proprio grazie all’insistenza delle galline, venne alla luce la preziosa tavola trascinata via dalle acque e dal fango.
L’icona fu consegnata alla parrocchia di San Felice.
Tuttavia, alcuni miracoli (7 guarigioni miracolose) anticipati dalla guarigione di un paralitico a cui la Vergine era apparsa in sogno, spinsero il Mons. Simone Lunadoro a edificare una nuova Chiesa proprio nel luogo in cui le galline avevano permesso di ritrovare l’effige.