Sorrento. Tonalità dei riti pasquali alla Chiesa dell’Annunziata con i Battenti di Minori
L’Arciconfraternita di S. Monica, in preparazione alla Pasqua 2023, propone una preghiera con i canti dei Battenti di Minori.
Sabato 18 marzo ore 18:30 Chiesa della SS.Annunziata Sorrento
Tonalità dei riti pasquali
Minori e Sorrento contemplano la Passione di Cristo
Forme, parole e canti della Settimana Santa Parteciperanno i Battenti di Minori
Il canto dei Battenti è stato studiato da vari etnoantropomusicologi , tra cui Roberto de Simone e Mercurio .
Dal punto di vista musicale i due Toni si innestano nel vasto repertorio della musica extra liturgica custodita proprio dalle Congreghe a partire già dagli inizi del 1500. Nel nostro specifico dal punto di vista melodico il Tono “e vascio” (che si esegue il Giovedì Santo sera) ha come nota d’intonazione il Fa# concludendosi su un Sol#. «Se pensiamo di trasportare il tutto un semitono sotto avremo come finalisSol rinviando così ad un protus trasposto, gamma che prevede il costante impiego del Sib e la possibile presenza del Mib» (da un lavoro svolto da Antonello Mercurio proprio sui canti di passione di Minori); dal punto di vista armonico abbiamo verticalità per 4-6 e per 3-5 con la possibile presenza in alcuni punti di un ritardo 7-6. Il Tono “e ncoppa” (che si esegue i Venerdì Santo mattina) appare meno complesso e ha come nota d’intonazione il La. Se noi trasponiamo una quinta sotto, il pitch diventa Re. «Il motivo della trasposizione una quinta sotto nasce dalla necessità di ricollocare le arcate melodiche di questo canto nell’ambito di quello che sembra evocare il suo tono originario. Secondo il paradigma analitico, esso richiama caratteristiche acustiche imparentabili al I tuono (o protus), tono che i confratelli cantori – per esigenze intonative – preferiscono cantare una quinta sopra» (da un lavoro svolto da Antonello Mercurio proprio sui canti di passione di Minori); dal punto vista armonico anche qui riscontriamo verticalità 4-6 e 3-5 con la presenza in alcuni punti di armonie 5-7. Dal punto di vista cadenzale, nei due Toni non sono presenti cadenze perfette o chiusure con accordi completi ma possiamo riscontare “condotte cadenzali” con chiusure formate da consonanze imperfette e nello specifico da intervalli di sesta. Nell’ambito della cultura tradizionale la festa della Settimana Santa è senza dubbio uno dei cardini dell’organizzazione collettiva del calendario annuale. Essa costituisce un periodo in cui ha luogo una sequenza di eventi rituali che riguardano gli “eventi mitici” alla base della struttura religiosa della società. Rituali che hanno la loro massima espressione appunto nel canto polivocale e nello specifico nell’uso della tecnica del falsobordone (armonizzazione polifonica del cantus firmus per mezzo di accordi di tre suoni) e così come Ignazio Macchiarella ci dice: «Nella musica religiosa era considerato il simbolo del concetto di austerità applicata alla polifoni elaborata dai padri del Concilio di Trento: semplicità di sovrapposizione delle voci, un senso di solennità garantito dagli accordi e una comprensione totale del testo».
