In arrivo la nuova stretta che riguarderà non solo le sigarette, ma anche le le e-cig e i prodotti da tabacco riscaldato. La bozza con i nuovi divieti, già annunciati dal ministro della Salute Orazio Schillaci lo scorso gennaio, sarebbe pronta.
Le nuove norme dovrebbero prevedere lo stop al fumo, incluse le sigarette elettroniche, nei dehors, alle fermate dei mezzi pubblici e anche nei parchi se sono presenti bambini e donne incinte.
Ci vorrà ancora del tempo, in quanto forse si procederà con un disegno di legge e l’iter è lungo e complesso.
Quindi è tutto da vedere, magari non se ne farà niente alla fine, poiché ci sono perplessità nella stessa maggioranza e molti interessi economici in ballo.
Nella bozza proposta, la multa per chi trasgredisce dovrebbe essere di 275 euro, ridotta del 50% se si paga entro 60 giorni. Stessa sanzione del resto prevista per chi infrange il divieto di fumo tradizionale al chiuso.
Nel 2021, secondo dati Istat, i fumatori, tra la popolazione di 14 anni e più, sono poco meno di 10 milioni. La prevalenza è pari al 19%. Forti sono le differenze di genere: tra gli uomini i fumatori sono il 22.9% tra le donne il 15,3%. Gli ex fumatori sono invece il 15 per cento della popolazione.
Si fumano in media 11,5 sigarette al giorno (il consumo medio giornaliero risulta in lieve calo). I forti consumatori (più di 20 sigarette al giorno) sono soprattutto maschi (25,6 per cento rispetto al 13,4 per cento delle donne). Molto pochi sono i forti fumatori fra i 15 e i 24 anni: quasi la metà dei ragazzi che fumano si limitano a meno di 9 sigarette al giorno, e un’altra quota rilevante (il 45,5%) ne fuma fra 10 e 19.
Le sigarette a tabacco riscaldato invece vengono utilizzate dal 3,3% della popolazione italiana, circa 1.700.000 persone. Il loro consumo è triplicato, passando dall’ 1,1% nel 2019 al 3,3% nel 2022.