Vico Equense, strada chiusa per il riassetto della rete elettrica. Il ticcianese Cannavacciuolo invita i cittadini a farsi sentire
Vico Equense, strada chiusa per il riassetto della rete elettrica. Il ticcianese Cannavacciuolo invita i cittadini a farsi sentire. Il ticcianese Michele Cannavacciuolo invita i cittadini a farsi sentire. All’indomani dell’incontro con i tecnici Terna ad Arola, per l’avvio dei cantieri per la costruzione di un nuovo elettrodotto che aumenterà la potenza elettrica da 60 a 150 chilovolt. In particolare, la realizzazione di questa opera prevede l’installazione di 37 nuovi piloni di dimensioni considerevoli, e non la rimozione delle vecchie e grosse basi in cemento nel terreno causando dunque un aumento di consumo di suolo che andrà a sommarsi a quello già in essere.
Il WWF Terre del Tirreno ed Italia Nostra hanno già espresso le loro preoccupazioni, segnalando le numerose criticità con un dettagliato esposto alla Regione ed al Ministero dell’Ambiente. Il cantiere partirà a breve, e per alcuni mesi bisognerà chiudere un tratto della via Raffaele Bosco, tra Arola e Preazzano. Un disagio enorme per i cittadini dell’intera parte alta di Vico Equense.
“Il novanta per cento dei lavoratori del turismo – ha affermato Michele Cannavacciuolo – transitano da quest’unica strada, già carente per mancanza di manutenzione. Come potrebbero raggiungere la Penisola o la Costiera in tempi umani. Questi geni sanno che significa transitare per Massaquano per il centro di Vico e poi immettersi sulla sorrentina? Hanno visione del mondo in cui viviamo, o gli interessi personali li hanno completamente rincitrulliti? Ed i bambini che frequentano le scuole materne e primaria ad Arola? Bambini di tre anni sballottati per dove? E gli studenti che già affrontano coraggiosamente i ‘servizi pubblici’ attuali, per dare speranza ai loro sogni?”.
“Reagiamo con la forza della ragione: uniamoci”, conclude Michele Cannavacciuolo.
Intanto, il sindaco di Vico Equense, Giuseppe Aiello, esprime ottimismo, affermando che i disagi saranno limitati al minimo e che i cittadini non hanno motivo di preoccuparsi.