Affitti brevi in Campania, una modalità che non obbliga a presentare la SCIA al Comune

19 aprile 2023 | 19:28
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Affitti brevi in Campania, una modalità che non obbliga a presentare la SCIA al Comune

Affitti brevi in Campania, una modalità che non obbliga a presentare la SCIA al Comune Il termine affitto breve identifica alcune formule di locazione che hanno in comune tra loro una durata inferiore rispetto all’affitto tradizionale. Tutti gli affitti al di sotto dei 18 mesi rientrano in questa definizione, che tuttavia a sua volta presenta delle sottocategorie: l’affitto turistico, che arriva a un massimo di 30 giorni, e l’affitto transitorio, ovvero locazioni tra i 30 giorni e i 18 mesi. L’affitto turistico non prevede la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, e si configura come scrittura privata, mentre l’affitto transitorio va registrato e certificato con marca da bollo. Grazie a queste modalità di affitto un appartamento può trasformarsi in una struttura ricettiva e diventare per il proprietario una fonte di reddito. “Struttura ricettiva” significa che la vocazione primaria dell’appartamento diventa quella di ricevere viaggiatori. In questo caso si parla di “casa vacanza” (CAV), e il settore di riferimento è appunto il Vacation Rental. Le case vacanza si possono gestire in forma imprenditoriale e in forma non imprenditoriale: chi intende farne una fonte di reddito sceglierà questa seconda opzione. Si tratta in altre parole di aprire una vera e propria impresa per entrare nel mercato turistico a tutti gli effetti, e di affiancare casa propria all’offerta di alberghi e bed and breakfast. Insomma, se possiedi una casa, puoi farne un’azienda. Bisogna sapere che la materia è regolata regione per regione, in Campania non c’è bisogno di presentare la SCIA