Archeoturismo a Positano, il servizio della Rai della vista del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano al MAR
Archeoturismo a Positano, il servizio della Rai della vista del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano al MAR . Positano sempre più perla della Costiera amalfitana e punto di riferimento nel Sud Italia non solo per il turismo di qualità , ma anche per la gestione di un sito archeologico importante in maniera virtuosa. Ieri tutti i media presenti, oltre Positanonews, anche il Corriere del Mezzogiorno, Corriere della Sera, del collega Gimmo Cuomo, e Michele Giordano con le telecamere della Rai, nel servizio che riproponiamo nel link . Ieri la città di Positano ha avuto l’onore di ospitare il Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano che, accompagnato dalle autorità locali, ha visitato il Museo archeologico e la domus romana.
Abbiamo chiesto al Ministro un parere su questo patrimonio archeologico ed artistico di Positano: «Già la conoscevo da giornalista. E’ un ritrovamento importante, significativo. Adesso rafforzeremo tutto».
Oggi il sindaco di Positano Giuseppe Guida, durante l’inaugurazione della mostra di Massimo Capodanno, ci conferma l’importanza della venuta del Ministro “Come ha sottolineato anche pubblicamente , il Ministro ci ha onorato della sua visita, ma anche dei suoi apprezzamenti per la gestione del sito, per cui ci sarà un importante interessamento del ministero. Un incontro importante e proficuo quello avutosi ieri pomeriggio insieme al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che è giunto nella nostra cittadina per una visita istituzionale.
Accompagnato dalle autorità locali, il Ministro ha potuto ammirare personalmente le bellezze racchiuse nella nostra domus romana e nella cripta medievale e, al termine della visita, ha garantito il massimo impegno istituzionale affinché questo importante patrimonio storico-culturale possa essere realmente esplorato e valorizzato in tutte le sue potenzialità.
“Ringrazio il Ministro Gennaro Sangiuliano per l’impegno con cui sta affrontando il suo lavoro e per la concreta attenzione che dedica quotidianamente ai territori ed in particolare ai piccoli Comuni come il nostro, che qualificano il tessuto sociale e culturale della nostra bella Italia. Siamo onorati di aver avuto l’opportunità di ospitarlo nella nostra comunità insieme a tutta la dirigenza del Ministero Italiano della Cultura (MIC). Positano non è solo turismo, ma soprattutto cultura, sono straordinarie le prospettive future di scavo legate al nuovo sito archeologico di Rampa Teglia, che attende solo di essere riportato alla luce e restituito all’intera comunità e al mondo intero”. Insieme al ministro presenti anche l’on. Imma Vietri, il Direttore Generale archeologia, belle arti e paesaggio Luigi La Rocca e il Direttore Generale dei Musei del Mic Massimo Osanna.
Un sentito grazie infine alla soprintendente di Salerno Raffaella Bonaudo e alla funzionaria Dottoressa Silvia Pacifico, per il loro impegno quotidiano e costante rivolto alla promozione, tutela e salvaguardia del nostro bene più prezioso.”. E che vi sia un interessamento è dimostrato anche dal parterre dei partecipanti alla visita di ieri . A Positano Sangiuliano, è stato accompagnato dal direttore generale dei Musei del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Massimo Osanna, con il Direttore Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che guida anche la Soprintendenza Speciale per il PNRR, Luigi La Rocca e la Soprintendente di Salerno Raffaella Bonaudo, col deputato di Fratelli d’Italia Imma Vietri. E’ probabile che vi sia anche un ruolo e incarico di rilievo anche per l’ex sindaco di Positano Michele De Lucia , come è avvenuto già per l’ex sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo.
La scoperta della Villa Romana e il suo utilizzo è nata da una intuizione dell’ex sindaco Michele De Lucia, importante il ruolo tecnico tenuto da Diego Guarino, che ha seguito tutti i lavori dall’inizio, per noi di Positanonews, che abbiamo seguito e documentato giorno per giorno quello che avveniva , è stato qualcosa di emozionante ed appassionante . La domus è collocata al di sotto della chiesa di Santa Maria Assunta, dove gli scavi condotti dalla Soprintendenza nei primi anni Duemila hanno consentito di rinvenire alcuni ambienti di pregio di una lussuosa villa marittima realizzata probabilmente in età Claudia e distrutta dagli esiti dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Spicca, tra gli ambienti recuperati, lo splendido triclinium con pareti riccamente affrescate in quarto stile pompeiano risalente al I secolo d.C.
La scoperta della Villa Romana pare risalire in realtà agli anni Venti anni del ‘900, quando un macellaio, nel creare un corridoio in cui mantenere fresche le carni, si trovò di fronte ad una struttura sepolta. Si tratta di una classica Villa “Marittima” dell’epoca romana, molto simile a quelle della vicina Capri e delle numerose sparse lungo la costiera Amalfitana. Questo tipo di costruzione era un vero e proprio status delle famiglie più agiate, solitamente appartenenti alla classe senatoria romana.
Per anni quel tesoro è rimasto nascosto ad intere generazioni, fino all’ottenimento dei fondi necessari per l’inizio dei lavori che hanno fatto emergere affreschi di notevole dimensioni quasi completamente intatti, colori ancora vividi e sgargianti, rilievi, pavimenti in mosaico ed elementi che hanno lasciato facilmente comprendere la divisione interna della villa. Cruciale poi l’intesa fra Soprintendeza, la Chiesa di Positano e il Comune, un’intesa che ha portato alla possibilità di visitare la villa e il MAR grazie a giovani preparatissimi che hanno avuto modo anche di lavorare nel loro settore.