Arte Contemporanea. Intervista all’artista Giancarlo Montuschi, a cura di Maurizio Vitiello

30 aprile 2023 | 15:40
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Arte Contemporanea. Intervista all’artista Giancarlo Montuschi, a cura di Maurizio Vitiello
Arte Contemporanea. Intervista all’artista Giancarlo Montuschi, a cura di Maurizio Vitiello
Arte Contemporanea. Intervista all’artista Giancarlo Montuschi, a cura di Maurizio Vitiello
Arte Contemporanea. Intervista all’artista Giancarlo Montuschi, a cura di Maurizio Vitiello

Intervista di Maurizio Vitiello – Risponde il bravissimo artista Giancarlo Montuschi 

E’ difficile fare pittura oggi?

Non credo sia difficile o più difficile che in altri tempi passati, magari diverso, ma non difficile in quanto la comunicazione migliore oggi è ancora attraverso le immagini, fisse o mobili che siano, e soprattutto perché la pittura comunque è uno degli strumenti più naturali per produrle.

Oggi, semmai, la pittura deve essere, come lo fu prima, deve essere attuale rispondere al tempo che si vive e questo soprattutto i posteri lo sapranno verificare.

Vuoi trasferirti a Roma o Milano?

Ho pensato, a volte, nel passato, a questa ipotesi, ma poi ho deciso che in provincia e, soprattutto, in campagna, dove vivo, sia il posto ideale per dipingere questo per la tranquillità, per lo spazio, per la velocità a disbrigare le incombenze di tutti i giorni.

Oggi, poi, visto la possibilità date dalla rete per trovare materiali, le video conferenze, la home banking ecc …, mi sono convinto che sia molto meglio. Cosa mi perdo?

Forse, il presenzialismo, ma a me non piace, come non mi piace la movida e quindi stare in campagna mi permette un certo distacco da tutto questo e mi permette di concentrarmi sul lavoro.

Se intendi il mercato, ti dirò che preferisco dipingere e se lo fai bene poi il mercato, quello sufficiente, poi comunque lo trovi …

Quali progetti da sviluppare nel 2023?

Beh, arrivato a 70 anni con 50 anni di pittura alle spalle, oggi, mi sento di dire che il mio progetto attuale che ho denominato REALITY basta e avanza … è un po’ la somma di tutti questi anni; un progetto che vuol rivedere in uno spazio unico il passato il presente e il futuro in un unico frame. 

La stampa ti ha seguito ultimamente?

Boh, mi sembra che ci sia molta più di attenzione al mio lavoro oggi … dipende da che stampa, comunque il fatto che molti oggi si interessino al mio lavoro è già appagante per me.

Hai partecipato a fiere d’arte?

Molte, sempre attraverso gallerie e mercanti e per me sono le uniche occasioni che mi permettano un confronto, anche se non so quanto sia utile, con gli addetti al lavoro e anche al collezionismo o meglio una parte di collezionismo, mi piace quando mi riconoscono mi chiedono … cerco sempre, almeno un giorno, di essere presente in fiera.

Credi che l’Arte andrà avanti su altri canoni e codici?

Non so, faccio parte del secolo breve, non credo, comunque, che i canoni e i codici possono variare molto visto quello che avrei pensato negli anni ‘60 di come sarebbe stato il futuro nel 2023 … questo tema è presente nel mio lavoro attuale … poi certo non so come sarà il futuro.

Sezione didascalie

1 – foto

Dickens Bar, cm. 180 x 200, acrilico su tela juta, 2022 – catalogo mostra REALITY al MU.VI. di VIADANA (MN)

(Conversation in the lighted room, third floor)

“Glenn, you are not dressed yet! We have to go down to the bar, you promised me a cocktail! I’m ready. Do you like me new tight black dress?And the neckline?”.

“Brenda… It is precisely that neckline that gave me some ideas. But why get dressed? We can stay here and ask them to bring the cocktails to the room. It think it’s a better idea, and l’lI take care of the zipper”.

(conversazione nella camera illuminata, secondo piano)

“Glenn, non sei ancora vestito! Dovevamo scendere giu al bar, mi avevi promesso un cocktail! lo son pronta, ti piace il mio nuovo vestito aderente nero? E la scollatura? “Brenda…È proprio quella scollatura che mi ha dato delle idee. Ma perché vestirsi? Restiamo qui, facciamoci portare i cocktails in camera. Penso che sia l’idea migliore, ci penso io alla chiusura lampo”. (Fausto Braganti x Reality)

2 – foto

“La cura”, acrilico su tela juta, cm. 140 x 200 – anno 2022 – Catalogo mostra REALITY al MU.VI. di Viadana!

The Cure:”The grownups are always the same. Do not trust them! Never! At first, they promise us a Coca-Cola and then when we are there, we find a spoonful of cod liver oil in our mouth, disgusting! But after all, how do they pull out the oil from the liver of a fish to annoy the children? Mystery.

La Cura:”Ecco come sono i grandi! Non ti fidare! Mai! Prima ti promettono una Coca Cola e poi quando arrivi ti ritrovi in bocca una cucchiaiata d’olio di fegato di merluzzo. disgustoso! Ma poi come faranno a tirar fuori l’olio dal fegato d’un pesce per tormentare i bambini? Mistero!” (Testo di Fausto Braganti)

3 – foto

“Jayne Mansfield’s death car”, acrilico su tela juta, cm. 200 x 200, anno 2022 ora in mostra a REALITY fino al 4 marzo 2023 al MU.VI. di Viadana! Opera ispirata al film omonimo, che ha avuto poco successo, ma, secondo me, bellissimo.

(Her thoughts) “This is our first date, and he, instead of taking me by the lake with the moon shining on the water, brings me to see the death car of the diva, peculiar!”

(His thoughts) “I hope that all this will remind her of our own mortality, how fragile is our life and therefore let’s not waste any time, let’s have fun. Carpe diem”

(Quello che pensa lei) “Questa è la prima volta che usciamo assieme e lui, invece di portarmi vicino al lago con la luna che brilla sull’acqua, mi porta a vedere la vettura dove è morta la diva. Bizzarro!”

(Quello che pensa lui) “Spero proprio che questo le ricordi la nostra mortalità, come la nostra vita è legata a un filo, non perdiamo tempo, divertiamoci! Carpe diem!” (Fausto Braganti x Reality)