Avellino: ennesima aggressione a personale sanitario
Ancora violenza in una corsia di ospedale. Questa volta è accaduto al pronto soccorso all’ospedale civile di Avellino San Giuseppe Moscati dove una impiegata addetta alla ricezione è stata aggredita da una donna incinta che lamentava forti dolori addominali e probabilmente si aspettava un percorso più celere per l’eventuale ricovero.
Da una prima sommaria ricostruzione dell’accaduto sembra che la donna incinta abbia prima spintonato e poi tirato per i capelli la receptionist. Le persone presenti in quel momento hanno immediatamente allarmato l’egente del posto di polizia dell’ospedale e gli addetti alla vigilanza privata che subito sono arrivati sul posto e sono riusciti a calmare la donna e a mettere fine alla colluttazione. Qualche minuto dopo è arrivata anche una volante della Questura di Avellino. Al momento in cui scriviamo non risulta ancora presentata alcuna denuncia da parte della persona aggredita.
La violenza all’interno delle strutture sanitarie sta diventando sempre di più un pericolo per l’incolumità dei lavoratori della sanità. Così che, dopo l’aggressione del Moscati di Avellino il sindacato delle professioni infermieristica il NurSind è immediatamente intervenuto stigmatizzando l’accaduto e l’ennesima grave aggressione subita da un operatore sanitario, per chiedere ai vertici di Asl di Avellino e dell’Azienda Ospedaliera Moscati “di costituirsi sempre e comunque parte civile rispetto alle aggressioni che mettono a rischio l’incolumità di medici e infermieri”.
Si è detto “sconcerto per la frequenza degli episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari” il presidente della commissione regionale sanità, Vincenzo Alaia, dopo che, sempre ad Avellino, nella tarda mattinata di domenica c’era stata un’altra aggressione ad operatori sanitari, più precisamente un medico e alcuni addetti del 118 mentre soccorrevano un paziente.