Dolore per la morte del 63enne cantautore napoletano Federico Salvatore. L’annuncio della moglie Flavia D’Alessio

19 aprile 2023 | 16:48
Dolore per la morte del 63enne cantautore napoletano Federico Salvatore. L’annuncio della moglie Flavia D’Alessio

Cordoglio per la scomparsa, all’età di 63 anni, del cantautore e cabarettista Federico Salvatore. L’artista nell’ottobre 2021 venne colpito da un’emorragia cerebrale con il ricovero presso l’Ospedale del Mare. Poco prima aveva annunciato l’uscita del suo nuovo disco satirico “Azz… 25 anni dopo”, comunicando successivamente sui social il rinvio.
A rendere nota la notizia della morte di Federico Salvatore è stata la moglie Flavia D’Alessio con un post sui social: «Sono stati i mesi più difficili e dolorosi della nostra storia d’amore. Mesi in cui ho pregato e sperato che lui tornasse a casa da me e dai ragazzi e che tornasse tra le persone che lo amano e che in questi mesi ha pregato e sperato con me. La cosa più complicata è gestire il dolore. Federico è andato via in un’ora. È successo tutto velocemente. In un primo momento avevo pensato a una cerimonia privata ma non sarebbe stato giusto. Federico non avrebbe voluto. Le persone che hanno seguito Federico nella sua carriera artistica non sono semplicemente fans. Sono suoi amici. Tutti gli artisti che hanno collaborato con lui non sono stati solo colleghi. Sono i suoi amici. Mi sembra giusto dare a tutti loro la possibilità di un ultimo saluto a Federico. Cosa che non sono riuscita a fare io. Non sono riuscita a salutarlo. Per chi volesse accompagnarlo in questi in questo ultimo viaggio i funerali saranno celebrati domani 20 aprile, alle 12.30, nella Basilica di San Ciro a Portici. Grazie a chi ci ha tenuto la mano e si è preso cura di Federico in questi mesi, medici, infermieri».
Federico Salvatore era nato a Napoli nelle adiacenze della storica Via Santa Teresa degli Scalzi. All’età di 8 anni iniziò a suonare la chitarra da autodidatta. Mancino naturale, non invertì l’ordine delle corde sulla tastiera, come si fa di solito, bensì la posizione delle dita. Lasciò gli studi di giurisprudenza dopo due anni, con dispiacere dei genitori che volevano che diventasse un avvocato, per dedicarsi alla carriera di cantautore. Fece le sue prime apparizioni in teatro dove si esibì riadattando testi divertenti su musica di canzoni famose. La notorietà arrivò nel 1994 con la vittoria al concorso “Bravo Grazie” che gli permise di partecipare alla trasmissione televisiva “Maurizio Costanzo Show”. Grazie alle numerose presenze nella trasmissione ottenne grande successo: i suoi album “Azz…” e “Il mago di Azz” vendettero più di 500.000 copie, facendogli vincere due dischi di platino nel 1995.
Nello stesso anno Federico Salvatore partecipò al Festivalbar come ospite fisso e nel 1996 fu in gara al Festival di Sanremo dove si classificò tredicesimo con il pezzo “Sulla porta”che trattava il difficile rapporto tra un ragazzo omosessuale e la madre.
Nel 2002 l’uscita dell’album “L’osceno del villaggio” segnò un’ulteriore svolta nella sua carriera ed il cantante cabarettista lasciò definitivamente il posto al cantautore di denuncia, ad esempio in brani come “Se io fossi San Gennaro” in cui annoverava tutto ciò che, secondo lui, ha rovinato la sua Napoli negli ultimi anni, e le cause per così dire “endogene”, ovvero le colpe dei Napoletani stessi. Nel 2004 l’uscita dell’album “Dov’è l’individuo?” con il quale continuò nel solco tracciato dal lavoro precedente.
La decisione di spostarsi verso la musica impegnata lo mise un po’ ai margini di quel mondo dello spettacolo in cui era esploso negli anni precedenti, che non rinnegò ma a cui guardava con distacco e senza rimpianti.
Nel 2007, per la prima volta dopo anni, fece la sua ricomparsa in televisione come ospite in tre puntate del programma del sabato sera di Rai Uno “Apolcalypse Show” condotto da Gianfranco Funari.
Nel 2009 uscì il lavoro discografico “Fare il napoletano stanca” e nel 2011 il DVD “Se io fossi San Gennaro Live”, compendio degli ultimi anni di attività dal vivo.