La settimana Santa a Procida, Giovedì Santo e Venerdì Santo, processioni uniche per atmosfera e intensità da non perdere
Bellissima e misteriosa, l’isola di Procida, rappresenta il paesaggio tipico dei luoghi del Mediterraneo, impregnato di antiche tradizioni e dall’autenticità della gente di mare. Procida è l’isola più piccola del golfo di Napoli e forse la meno turistica, ma come un vero e proprio scrigno custodisce tutta la bellezza che le è valsa il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2022.
Durante la Settimana Santa, dalla sera del Giovedì Santo alla sera del Venerdì Santo, si svolgono le processioni più belle e importanti: assolutamente da non perdere per la grande suggestione che le caratterizza, tanto da essere considerate le più scenografiche e intense di tutto il Mediterraneo.
I festeggiamenti tradizionali culminano tra la sera del Giovedì Santo e la sera del Venerdì Santo, dando vita ad una serie di processioni uniche per atmosfera e intensità.
Inizia tutto la sera del Giovedì Santo con una serie di cerimonie organizzate dalla Confraternita dei Bianchi, come la Lavanda dei Piedi e l’Ultima Cena, a cui segue una suggestiva processione degli Apostoli Incappucciati fra le strade buie di Procida, illuminate solo dalle candele, con tappe in alcune delle più importanti chiese dell’isola
Il Venerdì Santo, alle 5 del mattino la Confraternita dei Turchini conduce il Cristo Morto e la Madonna Addolorata dalla loro sede usuale, la Chiesa di San Tommaso d’Aquino, all’Abbazia di San Michele Arcangelo a Terra Murata.
Da qui parte la Processione dei Misteri, magnifici carri di varie dimensioni che rappresentano scene della Bibbia, portati a mano fino alla Marina Grande da bambini, ragazzi e adulti che nei mesi precedenti li hanno realizzati con passione e sacrificio. Sono tre le associazioni che si dedicano quasi tutto l’anno a progettarli e a costruirli: “L’isola dei Misteri”, “I ragazzi dei Misteri” e “Venerdì Santo”. Il pomeriggio le statue della Madonna Addolorata e del Cristo Morto, insieme ai misteri, vengono riportati, con grande fatica, che esprime un sentimento di immensa devozione, fin su a Terra Murata dove gran parte i più belli invece, diventeranno parte di un museo permanente, interessante da visitare ubicato nei pressi del belvedere dei cannoni prima dell’ingresso a Terra Murata, ed è dedicato proprio a queste opere d’arte create con ogni tipo di materiale, dal vetro al legno, dalla cartapesta al ferro e alla plastica
La sera del Venerdì Santo, con un’ultima toccante fiaccolata al buio si rappresenta la Via Crucis e la statua del Cristo Morto viene ricondotta dall’Abbazia di Terra Murata fino alla sua sede, la Congrega dei Turchininella Chiesa di San Tommaso d’Aquino.
Procida a Pasqua è una meta da non perdere, il Sabato Santo, il giorno di Pasqua e il Lunedì Santo di Pasquetta, invece, ci si può dedicare alla scoperta dell’isola, visitando i suoi luoghi più belli, tutti fra loro molto vicini considerate le ridotte dimensioni dell’isola.