Napoli candidata ad ospitare gli Europei 2032

8 aprile 2023 | 10:22
Napoli candidata ad ospitare gli Europei 2032

Napoli candidata ad ospitare gli Europei 2032

Come riporta Paolo Barbuto de Il Mattino il Napoli è ufficialmente candidata ad ospitare gli Europei 2032.
Il documento, con il quale accetta di entrare a far parte dell’elenco delle candidate è stato firmato giovedì scorso alla Giunta Comunale e dovrà essere consegnato entro il 12 aprile alla Federcalcio.

La sfida più grande sarà quella dello stadio Maradona, si perchè la Uefa, senza nemmeno effettuare sopralluoghi, lo ha già prontamente definito “non conforme agli standard previsti per la candidatura all’evento”.
Per l’Uefa, quindi, il Maradona, in queste condizioni, è bocciato in partenza.

Il problema di fondo è che la federazione europea del calcio ha deciso di imprimere una poderosa svolta green alle proprie attività. La parola d’ordine, ormai da molti mesi, è «sostenibilità». L’UEFA ha pianificato di potenziare il sistema delle nuove fonti energetiche rinnovabili all’interno degli impianti sportivi, di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici per raggiungere gli eventi calcistici e di raggiungere l’obiettivo delle competizioni a zero emissioni. La scadenza stabilita per il raggiungimento degli obiettivi è il 2030, ossia due anni prima degli Europei che l’Italia ambisce ad ospitare. Pertanto, tutti gli stadi italiani dovranno compiere un importante salto in avanti.

Affinché il Maradona possa riuscire nell’impresa di ospitare le partite dei campionati europei, dovrà superare l’esame rigoroso di 18 parametri stabiliti dall’UEFA per raggiungere l’obiettivo dell’impatto zero. Si parte dall’accessibilità per i disabili fino alla riduzione considerevole del consumo di energia, dall’abbattimento drastico delle emissioni di CO2 fino a un sistema di trasporti completamente privo di emissioni inquinanti, dall’installazione di pannelli solari per la produzione di energia fino agli impianti di riciclo costante dell’acqua.

Il Comune, però. è convinto di riuscire nell’impresa, e per dimostrarlo ha accettato tutte le norme imposte dalla Figc e dall’Uefa fin da questo momento.

Innanzitutto Palazzo San Giacomo s’è impegnato a varare uno «stadium sustainability concept» e a nominare un dirigente responsabile del progetto che dovrà, appunto, prevedere l’adeguamento a tutte le norme internazionali.
Poi il sindaco Manfredi e la giunta, che hanno firmato la deliberazione il 6 di aprile, impegnano, tra l’altro, la città di Napoli, quando (e se) arriverà il giorno degli Europei italiani del 2032 a «mettere a disposizione locali, terreni, infrastrutture e impianti necessari presso lo stadio»; «garantire l’esclusività dell’utilizzo dello stadio nel periodo richiesto, anche rispetto a promozione/vendita/commercializzazione di marchi/prodotti»; «rendere disponibili gli spazi commerciali esistenti»; «concedere a Uefa la licenza d’uso di grafica e brand dello stadio»; «sostenere i costi (con le Autorità competenti) delle misure di prevenzione e sicurezza in occasione delle partite del torneo».