In questa giornata si ricorda la liberazione d’Italia dal governo fascista e dall’occupazione nazista. La Festa del 25 aprile è conosciuta anche come anniversario della Resistenza e si rende omaggio ai partigiani che a partire dal 1943 contribuirono alla liberazione dell’Italia. Nella primavera del 1945 le truppe degli alleati anglo americani sfondarono la linea Gotica, che si sviluppava da La Spezia fino a Rimini lungo l’Appennino, dilagando nella Pianura Padana. Il 25 aprile la resistenza italiana, che poteva ormai contare più di 200.000 uomini, scatenò l’insurrezione nazionale contro i tedeschi.
Come tutte le guerre fu sanguinaria e crudele. Le bande partigiane diedero vita non solo alla resistenza armata contro l’occupazione nazista, ma anche contro chi collaborava con il regime fascista ed è per questo che fu nel contempo una guerra di liberazione contro lo straniero e una guerra civile tra italiani.
Il Duce Benito Mussolini tentò la fuga in Svizzera unendosi a una colonna tedesca, ma riconosciuto e catturato dai partigiani, fu ucciso il 28 aprile nel villaggio di Dongo assieme alla compagna Claretta Petacci. I loro corpi, appesi per i piedi, furono esposti in Piazzale Loreto a Milano. L’anno dopo la Liberazione, il 22 aprile 1946 il governo guidato Alcide De’ Gasperi stabilì che il 25 aprile sarebbe stata festa nazionale. Il 25 aprile di ogni anno da allora (fate il conto quanti anni sono passati…) si celebra la libertà.
Ma cos’è oggi per gli italiani la festa della liberazione?
Le nuove generazioni non ne sanno molto, non avendo vissuto in prima persona i momenti storici ricordati e ne studiano i fatti sui banchi di scuola, quindi sono più interessati al giorno di festa che permette loro di fare una gita o una scampagnata.