Piano di Sorrento, questa sera la Congrega dei Luigini in processione con il nuovo simbolo realizzato dall’artista Annalisa Cinque
Piano di Sorrento. Questa sera la processione della Confraternita della Beata Vergine Immacolata e dei Santi Nicola e Luigi esce in processione con il nuovo simbolo realizzato dall’artista carottese Annalisa Cinque, come riporta la pagina dell’Oratorio: «La rinata “Congrega di Spirito dei Giovani Carottesi”, a inizio degli anni ’80, decise di affidare al giovane confratello Salvatore Cinque (scomparso il 29 luglio del 1995, a soli 61 anni), artista, pittore, ideatore tra gli altri della Via Crucis Arte che per anni si tenne in città, il logo della rinata Confraternita.
Non esisteva infatti un simbolo riconosciuto nel periodo 1875/1928 prima che Don Eduardo Mastellone mutasse la natura in oratorio.
Non si perse d’animo Salvatore che “incrociò” su carta un giglio (emblema di San Luigi Gonzaga) e il bastone vescovile di San Nicola, appunto Vescovo di Myra.
Nel 2010 a fronte di un’intensa attività di ricerca sulle origini del sodalizio, lo stemma viene mutato, riprendendo il solenne scudo dei Pii Operai da cui discende il sodalizio sorto nel 1875. All’interno sono raffigurati i santi Nicola e Luigi e la Beata Vergine Immacolata, come impressi sui medaglioni del governo e della fratellanza.
A.D. 2023. Alla vigilia dei 150 anni del sodalizio (1875-2025), la Processione del Martedì Santo diventa il fulcro delle già numerose attività della Confraternita.
Occorre solennizzare l’abito che i partecipanti indossano.
Nasce l’esigenza di arricchire la mantella con un logo: viene contattata Annalisa Cinque, figlia del compianto maestro, quasi a chiudere un cerchio, un modo per dire grazie perenne a Salvatore e alla famiglia Cinque (il figlio Domenico è un nostro confratello).
Annalisa disegna perciò il trittico di Santi e la Vergine così come raffigurati nella nicchia dell’altare della Cappella. Aggiunge ai piedi l’anno di nascita del sodalizio.
Stasera il logo sarà impresso, cucito, sulle mantelle di ciascun partecipante.
La storia corre, rincorre, si ritrova….
Grazia infinita».