Piano di Sorrento – Straordinario successo per gli attori della serie tv Mare Fuori
La Seconda Edizione del Premio Amarena incorona i ragazzi di “Mare Fuori” in una cornice di pubblico da stadio
Piano di Sorrento (NA) Presso Villa Fondi, sulla splendida terrazza vista Golfo di Sorrento, questo pomeriggio si è celebrata la Seconda Edizione del “Premio Amarena” evento a cura dall’ Ass. Culturale Archimede, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di Piano di Sorrento, presenti il Primo cittadino Salvatore Cappiello, l’assessore alla Cultura, turismo e spettacolo Giovanni Iaccarino, l’assessore al Verde Annalisa Pasquariello e il consigliere alle Politiche sociali Giuseppina Esposito. Il patron dell’ Ass. Culturale Archimede, il giornalista Biagio Verdicchio, con l’ausilio della collega Anna Chiara Delle Donne, ha condotto la serata evento che ha visto protagonisti della scena e premiati alcuni degli attori del cast della fortunata teen serie di Rai Fiction e Picomedia firmata da un mostro sacro della nostra sceneggiatura, la showrunner Cristiana Farina: Giovanna Sannino, Francesco Panarella , Antonio D’Aquino, Salahduin Tijiani Imrana, Gaetano Migliaccio, Giuseppe Pirozzi, Ludovica Coscione e Maddalena Stornaiuolo. Il Premio Amarena, come ricordato dal Sindaco e dall’Assessore alla cultura, pone finalmente di nuovo al centro dell’attenzione della nostra comunità l’amarena, un frutto identitario, che per secoli ne ha caratterizzato il territorio rurale, quello dei Colli di San Pietro, disegnandone il paesaggio e colorandolo, tra maggio e giugno, di quel tipico rosso vermiglio, che sa di giardino fiabesco. Impreziosendo anche la nostra gastronomia grazie alla produzione di confetture, sciroppi e liquori, un must intramontabile come i biscotti e le “appassite” dei Colli di San Pietro. Le amarene, forse meno conosciute e apprezzate delle “cugine” ciliegie, si racconta che in Italia fu Lucullo a introdurle, il famoso comandante militare le consumava nei suoi mitici banchetti, fatte raccogliere a Cerasunte, città dell’Asia Minore, per poi trapiantarne gli alberi nei suoi giardini. I nutrizionisti ci hanno rivelato che contengono buone quantità di ferro, calcio, magnesio, potassio e fosforo e di vitamine del gruppo B, di vitamina PP, di vitamina C e di provitamina A, che migliorano la compattezza e l’elasticità dei tessuti, addirittura i noccioli delle amarene anticamente erano adoperati per creare cuscini terapeutici per mal di pancia e dolori cervicali. Bastava raccoglierne una bella quantità, lavarli e lasciarli essiccare al sole, per due giorni circa. Dopodiché cotti al forno per due minuti si ponevano sulla parte dolorante. “Mare Fuori” rappresenta anche questo, un prodotto cinematografico Made in Italy realizzato da artisti italiani, che pone al centro dell’attenzione dello spettatore la condizione dei ragazzi condannati al carcere minorile. Ne descrive la realtà ma al contrario di quanto accade in un’altra celebre serie tv “Gomorra”, dice al suo pubblico che c’è speranza di riscatto, come sostiene il personaggio di Massimo, interpretato da Carmine Recano, “le cose belle che ti aspettano fuori, non buttarle via”. Il tema dell’incontro con i giovani attori non a caso era “Legalità e speranza”, tema complesso che la fiction, giunta alla sua terza stagione, è riuscita a sviluppare grazie alla competenza di sceneggiatori e registi che hanno il grande merito di aver saputo conquistare il pubblico giovanile e non era facile “staccarli dai cellulari” e raccontare loro storie autentiche e dure, di coetanei che hanno sbagliato ma desiderano tirarsi fuori dal fosso dove sono caduti. Il “Premio Amarena” vuole, credo, essere soprattutto uno sprone a valorizzare tutto quello che appartiene alla nostra identità, che rappresenta anche la nostra unicità e ricchezza, così il messaggio di “Mare Fuori”, il carcere non è posto per i ragazzi, “gomorra” non è il modello da seguire: è fuori dagli istituti di pena che devono stare i ragazzi ma bisogna fornire loro gli strumenti educativi giusti e questo è compito di due istituzioni antiche come gli alberi di amarena: la famiglia e lo Stato.
di Luigi De Rosa
Alcuni momenti del Premio Amarena 2023, Terrazza di Villa Fondi.
I ragazzi di “Mare Fuori” presso il ninfeo di Villa Fondi.