Porto turistico Marina di Stabia: sotto sequestro due opere abusive non autorizzate dal comune
Secondo il comune di Castellammare di Stabia a Marina di Stabia sarebbero state realizzate alcune opere edili abusive. Si tratterebbe di due manufatti, simili tra loro, realizzati su suolo demaniale, di una trentina di metri quadri di superfice, utilizzati per lo più come depositi, che, secondo quanto accertato dall’ufficio tecnico comunale, sarebbero privi delle autorizzazioni necessarie e quindi illegali. Il verbale di sopralluogo durante il quale è stato accertato l’abuso dai tecnici di palazzo Farnese è stato quindi trasmesso al comando vigili urbani per il prosieguo dell’iter procedurale previsto per gli abusi edilizi ed è stata quindi formalizzata l’invio della denuncia alla procura della Repubblica di Torre Annunziata. Denuncia a carico di Giovanni La Mura nella sua qualità di presidente della società Mariana di Stabia proprietaria del porto turistico. Nel frattempo la realizzazione delle opere abusive accertate è stato bloccata e il cantiere è stato posto sotto sequestro.
Sono anni che la società Marina di Stabia, titolare del porto turistico dei vip di Castellammare di Stabia, ha chiesto al comune di poter costruire le opere a terra previste dal progetto originario. Progetto che sin dalla sua approvazione prevedeva la realizzazione di un albergo, una piscina ed un centro commerciale. Opere considerate strategiche dai vertici di Marina di Stabia senza le quali difficilmente potrebbe essere raggiunta la vision societaria. E in quest’ottica che si va ad inserire una decisione impopolare assunta dalla società proprietaria del porto turistico, la quale per dare nuovo impulso al core business societario ha deciso di modificare il nome della struttura. E così “Marina di Stabia” ha preso il nome di “Marina di Stabia, Porto di Pompei”. Una decisione assurda, impopolare e un vero e proprio sfregio alla città che ha dato molto fastidio a livello di opinione pubblica stabiese e che potrebbe portare con se una peso altamente negativo sui rapporti istituzionali con palazzo Farnese.