Positano, inaugurata la “Retrospettiva” dedicata al fotoreporter Massimo Capodanno nel primo anniversario della morte fotogallery

Positano, inaugurata ieri la “Retrospettiva” dedicata al fotoreporter Massimo Capodanno nel primo anniversario della morte . C’eravamo quasi tutti oggi per inaugurare questa bellissima mostra in sua memoria . Il 16 maggio ricorre il primo anniversario della scomparsa del fotoreporter Massimo Capodanno.
Con i suoi scatti ha raccontato la Storia e fermato le emozioni del quotidiano in maniera unica riuscendo sempre a cogliere l’immagine giusta.

Retrospettiva Massimo Capodanno

E proprio in occasione dell’anniversario della sua scomparsa, a Positano arriva l’omaggio di una “Retrospettiva” presso l’Ufficio del Turismo “Luca Vespoli” in Via Regina Giovanna 13.
La mostra sarà visitabile fino al 18 maggio 2023.

Retrospettiva Massimo Capodanno

Massimo Capodanno era romano, ma da tempo aveva scelto Positano come suo luogo del cuore. Fotoreporter dell’Agenzia ANSA dal 1973 al marzo 2007. Esordisce come apprendista pittore e scultore, ma la sua passione per la fotografia lo spinge, ancora giovanissimo, a intraprendere il “mestiere”. Inizia a Firenze nel 1967 in un laboratorio di fotolitografia per apprendere le arti grafiche. Nel 1968 si trasferisce a Milano in cerca di lavoro nella pubblicità, ed inizia a lavorare come fotografo in una galleria d’arte, riprendendo i “Vernisage” degli artisti.

Retrospettiva Massimo Capodanno

La svolta professionale è segnata nel 1969 a Londra dove si fa le ossa nello sudio di Jeff Vickers facendo da assistente ai fotografi di moda e pubblicità come Mark Hammilton e Duncan Willet. Tornato a Roma nell’estate del 1970, collabora con l’ufficio stampa Rai, e con il Messaggero dedicandosi alla 3 pagina con servizi di spettacolo, politica, attualità. Quando nel 1973 arriva all’Ansa scopre la “Nera” e la crudezza degli avvenimenti colti sul fatto. Si impegna nell’attualità, nello sport, e si affina nel fotogiornalismo politico che gli è più congeniale. Dal settembre del 1979 diventa giornalista professionista

Retrospettiva Massimo Capodanno

L’esposizione, ideata dall’artista scomparso lo scorso anno, riunisce oltre 50 scatti fotografici realizzati nel corso della sua vita, mescolando le migliori immagini del fotoreporter dell’ANSA con quelle realizzate nella sua vita privata.
Il progetto, realizzato con il Patrocinio culturale del Comune di Positano, vuole rendere omaggio alla grande passione che legava Massimo alla fotografia e far conoscere al pubblico il suo grande lavoro. Sullo sfondo il legame indissolubile con la macchina fotografica, compagna di viaggio senza tempo, e Positano, città di adozione dove ha vissuto fino al suo ultimo giorno. Un lungo viaggio riassunto in questa mostra che racconta la storia e i costumi di un’epoca sulle note delle sue immagini.
Approdato alla fotografia alla fine degli anni Sessanta, Massimo Capodanno, con le sue istantanee ha raccontato mezzo secolo d’Italia e dei suoi cambiamenti, mettendo al centro dell’obiettivo la persona: la violenza degli anni di piombo, le personalità della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista, le tragedie che hanno sconvolto il Paese, senza dimenticare i presidenti della Repubblica e i papi che si sono succeduti.
Numerose le missioni all’estero in cui ha partecipato come inviato. Oltre ai grandi eventi della società, si è dedicato alle storie di persone, raccontando vizi e virtù di un Paese in cambiamento. Tra gli scatti che hanno lasciato il segno il cadavere che galleggia nelle acque di Ustica, dopo la tragica strage del 1980.
“Sempre sul posto al momento giusto, sempre davanti in prima fila a raccontare giorno dopo giorno la storia degli anni di piombo, delle stragi, del compromesso storico, di politici e presidenti”, ricorda Luigi Contu, Direttore dell’Agenzia ANSA, dove Massimo Capodanno ha lavorato per oltre trent’anni. “C’è la storia del nostro Paese nelle immagini scattate: con le sue mille contraddizioni. In quegli anni Massimo fu testimone di tutto questo senza mai tralasciare il suo grande amore per l’arte che emerge con forza e malinconia negli scatti dedicati ai grandi protagonisti del cinema e della televisione: Mastroianni, De Filippo, Gassman, Corrado, Raffaella Carrà, Morandi, Modugno, Melato, Zanicchi e tanti altri. Una vita da combattente del giornalismo ma anche da artista di grande sensibilità, come ci raccontano le emozionanti immagini scattate nella sua adorata Positano”.
“Poter ricordare Massimo in poche righe è del tutto riduttivo – ha commentato Giuseppe Guida, Sindaco di Positano – Ha raccontato Positano sotto varie sfaccettature, abbracciando ogni singolo avvenimento. Costante il suo impegno e la sua dedizione al mondo della fotografia, immutabile il suo amore verso l’intero paese. Grazie Massimo per tutto ciò che hai creato, perché ogni tuo scatto rappresentava per noi una vera creazione d’arte”. “Siamo onorati quest’anno di poter inaugurare la rassegna artistico-culturale “Positano… in Mostra” con una collezione di scatti di Massimo Capodanno che senza dubbio ha rappresentato per Positano un protagonista dell’arte fotografica”, ha sottolineato Giuseppe Vespoli, Consigliere del Comune di Positano, delegato Turismo, Manifestazioni e Cultura.
“Accogliamo dunque con particolare entusiasmo e forte emozione questa raccolta di immagini, ognuna delle quali racchiude in sé la particolare caratteristica dell’occhio puntuale e minuzioso di Massimo che, per ogni singolo scatto, riservava la più totale attenzione professionale. Un Amico, una persona stimata, un ricordo fisso per tutta la nostra comunità”.
La mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione del libro RETROSPETTIVA. Massimo Capodanno, curata da NERO Editions (n.
160 pagine) che raccoglie circa 150 immagini dal 1969 ai giorni nostri. (

A Positano una "Retrospettiva" dedicata al fotoreporter Massimo Capodanno nel primo anniversario della morte

Foto Giuseppe Di Martino

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