Positano: l’alloggio ai dipendenti è un problema, ma è fin troppo facile denigrare un paese

17 aprile 2023 | 19:58
Positano: l’alloggio ai dipendenti è un problema, ma è fin troppo facile denigrare un paese
Scorcio di Positano in questi giorni

Positano: l’alloggio ai dipendenti è un problema, ma è fin troppo facile denigrare un paese  .  Ha fatto colpo un video estemporaneo, senza possibilità di contradittorio, pubblicato sui social network sulle  condizioni di alloggio precarie per i dipendenti delle strutture ricettive durante la stagione estiva

L’estate si avvicina rapidamente e lungo la Costiera Amalfitana c’è ancora una forte domanda di professionisti per completare le squadre di lavoro delle strutture ricettive che si preparano per l’ennesima “invasione” turistica.

Alcune strutture offrono vitto e alloggio per agevolare chi proviene da lontano e vuole accettare un lavoro senza grandi preoccupazioni.

Tuttavia non tutte le condizioni sono buone, e si è creato il caso per un alloggio offerto  da  un video pubblicato sui social network che ha colpito anche  il deputato napoletano Francesco Emilio Borrelli, militante storico di Napoli della Federazione dei Verdi, consigliere regionale della Campania e deputato, che  ha condiviso il contenuto.

In particolare una donna che si lamentava su tik tok  della mancanza di un bagno separato per donne e uomini e delle condizioni degli appartamenti .

Le immagini mostrano condizioni alquanto sgradevoli all’interno degli alloggi offerti da alcune strutture ricettive di Positano per i propri dipendenti.

Ma questo rivela proprio le difficoltà abitative di Positano per tutti, non solo per i dipendenti, peggiorate con l’aumento del turismo.

La nostra non vuole essere una difesa d’ufficio del nostro paese, ma crediamo che pochi altri centri, nella stessa costa d’ Amalfi e Sorrento, offrano possibilità di lavoro e condizioni migliori della nostra città, seppur ci siano dei casi di imprenditori che non hanno riconosciuto dei miglioramenti , dopo i sacrifici che gli stessi lavoratori hanno sopportato durante la pandemia, questi lavoratori hanno avuto la possibilità di andare a lavorare altrove.

Ovviamente lo schema è quello fra datore di lavoro e dipendente, ma non crediamo che in provincia di Salerno e Napoli, e nella stessa Campania, si trovi davvero qualcosa di meglio.

Sono tanti che sono disposti a farsi chilometri per venire a lavorare a Positano e ci sono alcuni alberghi che hanno anche acquistato appartamenti per ospitare i propri dipendenti.

Quello che è certo e che c’è una carenza abitativa enorme, che si riflette anche sul mondo del lavoro, e questo diventa un problema enorme.

Non si trova casa neanche per i positanesi e questo diventa problematico anche per i lavoratori. E’ una magra consolazione che altrove ci sono condizioni peggiori, e ci sono casi discutibili anche a Positano, ma far passare il nostro paese come un luogo degradato e incivile in assoluto lo riteniamo ingiusto e sopratutto falso. Il problema riguarda tutte le aree turistiche che si trovano in grosse difficoltà con il personale, motivo per cui è difficile estremamente riuscire a creare le condizioni migliori di lavoro.

Bisogna prendere consapevolezza che dopo la pandemia è cambiato il mondo del turismo, siamo invasi in maniera incredibile. L’alternativa è fermare questo flusso turistico , se diventa ingestibile. E’ chiaro che di fronte a un turismo sempre più in aumento occorra maggiore forza lavoro, e questa ha delle esigenze che vanno rispettate, sono i dipendenti quelli che portano avanti l’azienda e la fanno crescere.

Ci vuole una rivoluzione economica e sociale, alcuni stanno cercando soluzioni alternative anche per la difficoltà di raggiungere Positano con l’auto, alberghi, come abbiamo detto, hanno comprato appartamenti, altri danno addirittura le biciclette elettriche a noleggio per poter raggiungere l’auto se posteggiata fuori paese. Insomma è una situazione in fieri, in evoluzione, ma con una crescita così esponenziale del flusso turistico a Positano, come altrove, è inevitabile che ci siano dei disagi e , se non si trovano soluzioni, ce ne saranno sempre di maggiori.

Per quanti sforzi si facciano il paese, con un vero e proprio tsunami turistico in arrivo, non potrà reggere con le proprie forze a tutto. Si farà del proprio meglio, ma ci saranno cavallette che arriveranno via mare, finito il porto, come una piaga, se non gestite bene. Poi flussi di persone di giorno e di notte che lasceranno di tutto e di più per strada, e davvero si fanno miracoli per la pulizia.

Sarà facile vedere e trovare altri post di questa crescita turistica che , se incontrollata, sarà dannosa alla lunga per il paese. Occore ripensare il turismo come lo abbiamo visto fino ad oggi, si potrebbe cercare una “decrescita felice”, come nel nome di un movimento che ci piace seguire, che contemperi gli interessi di tutti, arrivare a fare il paese pedonale, permettere a tutti di sistemare al meglio le proprie abitazioni, riqualificare il paese, siamo chiamati a una missione difficile, quasi impossibile, di fronte ad un’inaspettato e travolgente onda turistica che porta ricchezza, che non si può rifiutare senza batter ciglio, ma che va gestita e canalizzata meglio.

Sarà difficile. Ma confidiamo nella capacità e intelligenza dei veri imprenditori positanesi.