RAI DUE – Marcello Aversa e la sua arte su “Top tutto quanto fa tendenza”
L’arte della creta di Marcello Aversa – RAI DUE
Sorrento (NA) “Top tutto quanto fa tendenza”, rotocalco della RAI dedicato alla moda, al costume, alle tendenze e all’eccellenza del Made in Italy, condotto da Greta Mauro per la regia di Marco Zampetti, ieri, 22 aprile, ha dedicato uno dei suoi servizi a uno degli artisti più conosciuti e apprezzati della penisola sorrentina Marcello Aversa, classe ’66, di Sant’Agnello. Lo scultore sorrentino che mi piace definire “dell’infinitamente piccolo”, come altri maghi di quest’arte, penso alla francese Marie Cohydon o all’americano Willard Wigan, ci permette il confronto con la nostra finitudine, come scrive Pascal, l’uomo, stretto tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo, coglie la propria radicale finitudine. Coglie, ancor di più, il contrasto tra questa finitudine e la propria ansia d’infinito. L’uomo è una debole canna, se confrontato con le forze immani e grandiose della natura, ma è una “canna pensante”. Marcello Aversa, dopo gli studi presso l’ITC di Sorrento, ha cominciato a occuparsi dell’azienda paterna, uno storico opificio nel quale, aconr oggi e fin dal XV secolo si producono laterizi per forni a legna. Negli anni Ottanta, poi, scopre la passione per il presepe napoletano e dopo averne realizzati diversi nelle chiese delle due costiere, con la tecnica tradizionale, utilizzando sughero e legno, decide di modellarne di ridottissime dimensioni in creta, con piccole figure da 10 cm fino a soli 8 mm. S’innamora dunque dell’atomo pensante, così l’astronomo francese Camille Flammarion amava descrivere l’uomo, le sue sculture microscopiche, infatti, ci aiutano a ricordare quanto piccoli e insignificanti siamo di fronte a Dio. In seguito Marcello Aversa ha accostato al presepe anche immagini tratte dai racconti evangelici e dal tempo liturgico, lasciandosi guidare dalla sua brama di sapere teologico. Tra le mostre più importanti meritano menzione quella presso lo stabilimento Basf di Schwarzheide, Germania (2002); Nocturnes, Bruxelles (2003); complesso monumentale di San Giovanni, Cava de’ Tirreni (2004); Scuola Grande di San Teodoro, Venezia (2005 e 2007); chiesa dell’Addolorata, Sorrento (2007); Museo Antica Fornace Grazia, Deruta (2008); Piccoli cammini di fede, chiesa dell’Addolorata, Sorrento (2009); Microcosmi in terracotta, Museo Diocesano, Genova (2009); L’Albero della Vita, basilica di Sant’Antonino, Sorrento (2013); Un lungo viaggio, chiesa di Santa Maria della Pietà, Sorrento – Galleria Biffi, Piacenza – ex depositi Palazzo Orsini, Penna in Teverina (2013). Infine un diorama con le quattordici stazioni della Passione di Cristo e la Resurrezione è esposto permanentemente nella Scuola Grande di San Teodoro a Venezia. La sua opera Lux Familiae è stata invece presentata a papa Francesco in occasione del Sinodo delle Famiglie 2015.
A cura di Luigi De Rosa
“Top tutto quanto fa tendenza” RAI DUE