Grazie al Superiore dei Padri Minimi Gianfranco Scarpitta per l’attenzione

Inizia in data 27 Aprile 2023 nella chiesa S. Maria della Salute in Massalubrense l’itinerario dei festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola, Santo Patrono della Calabria e della Gente di Mare, venerato nella stessa cittadina che lo considera suo Compatrono, accanto a San Cataldo.
I Religiosi Minimi, da lui fondati,  presenziano infatti sin dal 1586 nel Convento a Lui dedicato, sito nell’omonima zona “San Francesco” e  da oltre quattro secoli zelano con successo il culto al Medesimo Santo Calabrese, con la gestione della chiesa S. Maria della Salute ad esso annessa. Sempre gli stessi Frati Minimi gestiscono da diversi secoli anche la chiesa S. Maria Annunziata, ubicata nella zona omonima del territorio massese.
Nato a Paola (Cs) nel 1416, San Francesco di Paola visse inizialmente da eremita in una grotta ricavata dalle rocce alle porte della sua cittadina, incarnando la spiritualità dei Padri del Deserto.
Condivise quindi la sua esperienza di vita ritirata con alcuni Confratelli, quindi un po’ alla volta cominciò ad alternare la vita solitaria con l’apostolato fra la gente, fondando Conventi in Calabria e in Sicilia. Il suo Ordine divenne quindi di vita sia contemplativa che attiva. La fama del suo movimento portò i Frati Minimi anche in tante altre parti d’Italia e nel resto dell’Europa.
San Francesco di Paola, amante della preghiera, della mortificazione e della penitenza, ebbe riscontro di popolo innanzitutto grazie alle numerose virtù che derivavano dalla sua contemplazione, in particolare l’umiltà, la mansuetudine e la bontà con cui si prodigava per gli altri, sempre con il proposito del primato di Dio su ogni cosa. La sua fama si diffuse però anche per i numerosi miracoli attribuiti alla sua intercessione, fra questi l’attraversamento dello Stretto di Messina a bordo del proprio mantello, quando un barcaiolo avaro rifiutò di traghettarlo dalla costa calabrese fino in Sicilia. A motivo di tale prodigio, il Santo fu proclamato Patrono della Gente di Mare da Pio XII nel 1942 e tuttora alle Feste in suo onore partecipano i Marittimi in varie zone d’Italia.
La fama di uomo miracoloso e di guaritore lo condusse all’età di 67 anni in Francia, alla corte del Re Luigi XI, che, gravemente ammalato e prossimo alla morte, sperava in un suo intervento prodigioso di guarigione. Francesco non ottenne al monarca il recupero della salute, ma lo convinse ad accettare serenamente il trapasso rimediando a tanti mali commessi. Dopo aver diffuso la sua fama di uomo virtuoso anche in Francia e in altre zone d’Europa fondando altri conventi in vari luoghi d’Oltralpe, il Santo Paolano spirò nel territorio della stessa Corte Reale francese nel 1507 e fu beatificato nel 1519.
Nella cittadina di Massalubrense, che in ambedue i Conventi suddetti è stata peraltro sede di Noviziato dell’Ordine dei Minimi, San Francesco di Paola viene particolarmente venerato dalla popolazione che da sempre nutre amore verso il Convento San Francesco e si è mostrata sempre prodiga nei confronti dei Religiosi Minini che si sono succeduti.
Dopo la giornata iniziale del 27 Aprile, Venerdi 28 avrà luogo, nella chiesa del succitato Convento San Francesco, la Giornata dedicata al Terz’Ordine, con una rassegna di diapositive e di filmati sulla storia della devozione a San Francesco di Paola a Massalubrense a cura di Stefano Ruocco, subito dopo la funzione delle ore 19.30. Sabato 29 sarà invece la serata dedicata ai Marittimi di cui il Santo è Patrono, con un intrattenimento di degustazione a base di pesce al termine della funzione e Domenica 30 avrà luogo invece un nutrito programma di celebrazioni con la Processione serale del Simulacro del Santo per le vie della Città.

Ad incentivare il culto al Santo di Paola quest’anno è anche la presenza della reliquia del Dito Indice dello stesso Francesco, giunta appositamente dal Convento dei Minimi di Lamezia Terme dov’è custodita e ora esposta alla venerazione durante il corso del Triduo e della Festa. Il Dito di San Francesco è uno dei pochi resti mortali appartenuti al Santo che oggi sono ancora oggetto di venerazione e che arricchiscono ulteriormente la devozione a un uomo virtuoso che con la sua intercessione ci conduce a Gesù Cristo e al suo vangelo, affinchè i valori di umiltà e di penitenza possano essere la vera motivazione di fondo per il rinnovo del mondo e della società