Ieri sera, venerdì 31 marzo, Amalfi ha vissuto un momento di preghiera diverso dal solito; la Via Crucis cittadina, per volontà del parroco, Don Antonio Porpora, non si è svolta tra i vicoli, come da tradizione, ma si è snodata sul lungomare di Amalfi.
L’assemblea dei fedeli è partita dal porto, nel Piazzale dei Protontini, ha pregato fermandosi davanti alla croce per otto stazioni ed ha adorato Cristo in Piazza Municipio, dove il corteo si è sciolto.
Al di là della partecipazione sentita dei credenti, oggi è doveroso fare una profonda riflessione su cosa sia la fede nel terzo millennio: la celebrazione di ieri sera è stata vista da ciascuno con occhi diversi; c’erano i fedeli, i curiosi, gli indifferenti, ma il tema della preghiera è stato un monito per tutti: elencare i tanti missionari martiri servirà per educare al dialogo, alla tolleranza, al rispetto dei diritti e della dignità d’ognuno, all’autodisciplina e al senso di responsabilità, alla giustizia, alla solidarietà…
Per un cristiano tutto questo nasce dalla fede e dalla carità appresa alla scuola di Cristo.
E’ per Cristo e con Cristo che possiamo guardare al futuro con speranza.